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Post N° 152


PARTITI Basta fare un giro per la community per trovare una citazione colta, una poesia, un sonetto autoprodotto, degli scritti romanzati, piccoli e grandi estratti da libri di narrativa, nostrana o estera e nella peggiore delle ipotesi, frasi di canzoni. Nessuno sfugge, è un evidente segnale del piacere che ognuno prova, a crogiolarsi tra gli scritti di artisti classici e moderni o ad emularne le gesta.Il nostro antico Paese di Poeti, sembra mantener fede alla sua tradizione letteraria ed è per questo che mi chiedo come si può accettare la banalità con cui son stati scelti i nomi di quelli che appaiono essere i due partiti antagonisti nel prossimo scenario politico?Cosa accidenti significano i nomi Partito Democratico e Partito della/e Libertà?Siamo alla fiera dell'ovvio!Potrebbe non essere democratico un partito?Sarebbe consentito inneggiare ai rastrellamenti?Parrebbe di no, a giudicare da quanto sancito dalla nostra Carta Costituzionale.E allora, cosa spinge gli arguti uomini marketing delle avverse fazioni a scadere in questa sequela di banalità? E secondo voi li pagano?Perchè se è così, mi propongo anch'io, ho già pronti alcuni nomi favolosi, adatti ad ogni circostanza e rigorosamente privi di qualsivoglia riferimento ideologico, che oltre tutto porta male:Partito Coscienzioso ItalianoPartito Senza IngannoDolcezza CollettivaModi Sempre IneccepibiliPartito Ragionevolmente IntelligenteAmorevole NaturaFedeli IncorruttibiliLa lista potrebbe continuare ma il tedio diverrebbe insostenibile. Mi verrebbe di chiudere con un invito per questi signori ad iscriversi al Partito per Quel Paese ma credo che sia un modo non troppo originale e aimè fin troppo abusato e poi  il Partito dell'Educazione, l'unico al quale sono tesserato dalla nascita, mi potrebbe sospendere.VIVA L'ITALIA
Foto: cesare