Lucciole e Lanterne

Lettera Aperta al Presidente della Regione Sardegna, Renato Soru


Gentilissimo Signor Presidente,    spero riesca a leggere questa lettera quando avrà un momento libero. Ho seguito in modo molto appassionato il Suo lavoro, La reputo uno dei migliori (se non IL migliore) uomo politico che potesse prendere in mano le redini della nostra bellissima regione, vessata dagli interessi dei singoli politicanti corrotti sbandierati come interessi del popolo. Lei è stato uno dei pochi a non agire per interesse personale, cercando di rendere migliore questo piccolo fazzoletto di terra.    Apprendo con sconcerto la notizia delle Sue dimissioni. Mi dispiace che Lei sia costretto ad una cosa simile, ma capisco come Lei si dovesse sentire in mezzo ad un consiglio regionale composto di quei politicanti di cui sopra. Purtroppo la politica sarda è schiava di questa gentaglia, poveracci privi di qualsiasi dignità che farebbero di tutto per la propria poltrona. Ma come biasimarli? Il 90% dei politici, cariatidi oramai ereditate dalla seconda guerra mondiale, è così. Non me ne vogliano i signori politicanti, ma con uno sguardo veloce è facile rendersi conto della situazione anagrafica (e penale, ma questa è altra storia) della nostra politica.    Mi chiedo ancora come si faccia, dopo i disastri del diluvio, a litigare sul piano urbanistico. Mi chiedo come si faccia, dopo le migliaia di disservizi, a chiedere che l'acqua sarda sia amministrata da piccole aziende che non sanno fare il proprio lavoro. Mi chiedo come si faccia a non protestare per Tirrenia, per la situazione dell'istruzione, delle infrastrutture, di migliaia di altre cose che Lei cerca di sistemare ma su cui gli altri chiudono un occhio, se non entrambi.    L'ammiro davvero. Per questo non rimango solo sconcertato dalle Sue dimissioni, che comprendo, ma vengo preso dall'ira. Cosa fare, se anche chi ci aveva dato la speranza di una Sardegna migliore viene mandato via in malo modo? Nel suo piccolo, lei è un Prodi che combatte contro piccoli Mastella. E purtroppo è sempre il peggiore che vince. Forse non dovrei, ma spero che lei cambi idea. Nel frattempo, il centrodestra si è forse guadagnato il mio voto, perché questa sinistra vecchia, ammuffita e inutile possa capire che è il momento di cambiare. I Sardi non sono un popolo di stupidi, sappiamo bene che Lei sta dalla parte del giusto. E che la sinistra, il centro e la destra sardi non sono altro (per la maggior parte) che un'unica manica di incapaci.Distinti Saluti,Riccardo Minisola