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Bloccare la cementificazione di Lignano


Anteprima Salva Applica Chiudi Aiuto Oggi, tanti nostri concittadini non sono soddisfatti dello stato del Paese, ma non trovano gli strumenti culturali per unirsi per cambiarlo, per contare insieme, per far valere il loro impegno civile. Gli episodi penali che nei vari anni sono emersi dalle cronache giudiziarie, dimostrano che questi fenomeni non sono altro che una metastasi criminogena che colpisce una parte del ceto politico e sociale. A Lignano la Fondazione Lignano Friends unisce i cittadini di ogni ceto sociale o estrazione politica, che, insieme, tramite una raccolta firme e un dibattito pubblico svoltosi al Centro Civico, hanno fatto emergere e capire il pericolo reale di una speculazione edilizia che avrebbe condotto al raddoppio delle unità abitative e all'aumento delle cubature fino al 300%. Tale aumento indiscriminato, avrebbe portato ad una cementificazione selvaggia di Lignano. Davanti a quanto ampiamente illustrato dalla Fondazione Lignano Friends, in tutte le sedi e livelli, la stessa ha richiamato la politica al suo dovere di vigilare bloccando le concessioni in itinere e ritornando ai giusti valori espressi dal Piano casa Regionale e dalla variante 40. In conseguenza, il Consiglio Comunale ha varato la Variante 43 al piano regolatore, bloccando questa interpretazione allargata alla speculazione edilizia, che come dal rapporto della D.I.A. al Governo, può creare infiltrazioni di denaro di indubbia provenienza. A nota di cronaca, un'unica licenza edilizia ha beneficiato di questo regalo natalizio. La variante 43 ha di fatto eliminato il timore legato all'aumento indiscriminato delle unità immobiliari e delle cubature edificatoria, ma un nuovo dibattito si apre sugli ampliamenti espressi dal "Piano Casa" regionale in riferimento alla deroga delle distanze , sia dalla strada pari a zero, che dalle case limitrofe, invalidando il concetto di equa ripartizione tra i confinanti dell'obbligo, dopo la soprelevazione, di rispettare la distanza di 10 m tra le pareti finestrate. Questo è un'altro punto dove l'Amministrazione dovrà porre rimedio per non discriminalizzare i cittadini rispetto ad altri, nella futura edificabilità della loro casa, ed evitare ricorsi ai vari tribunali, nel tentativo di arginare gli effetti pregiudizievoli. Alla luce di quanto sta emergendo, bisogna ammettere che la città di Lignano poteva fare a meno del Piano Casa Regionale. La Fondazione resterà vigile a difesa del territorio e dei suoi cittadini, ponendosi con le sue varie sezioni scientifiche a disposizione dei cittadini per eventuali delucidazioni su ambiti burocratici.