Think therefore i am

Terzo giorno


Non vi sarete offesi, o voi che mi leggete, se ieri non ho commentato il secondo giorno sul Blog. Il motivo è dei più importanti, impegno galante ;-) Scherzo, voi sapete bene il mio cuore dove sta di casa ora. Ho però ricevuto una telefonata inattesa e dolcissima che mi ha tenuto compagnia fino a mattina, quando gli impegni del lavoro mi hanno imposto di smetterla di fare il ragazzino e di andare a riposare quel minimo per non essere poi rincoglioniti. Tre ore di sonno bastano con l'adrenalina che ho in corpo in questi giorni ;-) Non ho ancora capito che cosa frulla nella testa di Pier, anzi, l'ho invitata a ballare un lento con me, ma non ha voluto, e dire che Stella non si è mai rifiutata di ballare con me. Forse perchè non l'ho chiesto nel modo giusto. Con Stella era più facile, la prendevo dolcemente per le zampe e le cantavo "Vorrei tanto ballare con te, mi piacerebbe ballare con te, tanto tanto ballare con te" e come d'incanto lei si alzava in piedi sulle zampe posteriori e con quegli occhioni da gattona mi seguiva nella danza mentre continuavo a cantare.