Think therefore i am

Cananno


...arrivammo in quel luogo che Filippo non ci aveva voluto svelare cosa fosse, i taxi si fermarono davanti all'ingresso e appena sceso ebbi subito chiaro di che cosa si trattasse. Lui entrò per primo e poi ad uno ad uno anche noi. Avevo di fianco a me Cananno che stranamente mi dava l'idea di essere molto insicuro in quella circostanza. Entrammo per ultimi, il buio all'interno illuminato da pallidi lampioncini, metteva in evidenza almeno quattro pianerottoli di scale, e dalla mia posizione potevo distingure un numero enorme di donne tutte affacciate a guardare, tutte nude, tutte pronte. All'improvviso Filippo urlo' dalla cassa che si trovava qualche gradino più su a destra dell'ingresso "Cosa fate li, cagate 50 marchi che ci andiamo a divertire." La situazione si faceva tragica, Cananno mi stava per collassare di fianco. Presi coraggio, e con la mia voce angelica gli risposi "Scusami Filippo, non vorrei sembrarti bigotto, ma a me piace l'intimità". Presi Cananno sotto braccio e lo riportai in albergo.