Think therefore i am

Tin Tinna


...sollevò la tazza. Non c'era tempo per le parole, ora, ma solo per i fatti: e con uno dei suoi movimenti rapidi Campanellino si pose fra le labbra la bevanda di Peter e la ingoiò fino all'ultima goccia.- Come osi, Campanellino, bere la mia medicina?Ma ella non rispose, già annaspava in aria.- Cosa ti succede? - le gridò Peter, improvvisamente spaventato.- Era avvelenata, Peter - gli rispose con voce soffocata, - ed ora morirò.- O campanellino, l'hai bevuta per salvarmi?- Sì.- Ma perchè, Campanellino?Le sue ali potevano a mala pena sorreggerla ormai, ma per tutta risposta ella gli volò sulla spalla e gli diede un piccolo morso affettuoso al mento, sussurrandogli nell'orecchio:- Sei uno stupido asino; - poi barcollando fino alla sua camera si adagiò sul letto.La testa di Peter occupava quasi tutta la piccola stanza di lei, quando egli le si inginocchiò vicino disperato. Di momento in momento la luce di Campanellino diventava sempre più fioca e Peter sapeva che se si fosse spenta, voleva dire che lei non era più. Campanellino era così contenta di quelle lacrime che tese la sua manina per lasciarvele scorrere sopra. La voce era ormai così debole, che a tutta prima egli non potè capire cosa stesse dicendo. Poi capì. Stava dicendo che probabilmente sarebbe guarita se i bambini avessero creduto nelle fate. Peter si sentì cadere le braccia. Non v'erano più bambini là, ed era notte; ma si rivolse a tutti quelli che stavano sognando in quel momento l'Isola che non c'è e che erano perciò molto più vicino a lui di quanto si potesse credere: bambini e bambine nelle loro camicine da notte e piccoli selvaggi nudi nei loro cesti appesi agli alberi.- Credete voi alle fate? - gridò loro.Campanellino si alzò a sedere sul letto quasi con vivacità per sentire la sua sorte.Immaginò di avere udita risposta affermativa ma subito dopo non ne fu sicura.- Cosa ne dici, tu? - chiese a Peter.- Se credete - egli urlò a gran voce verso i bambini - battete le mani, non fate morire Campanellino.Molti batterono le mani.Altri no.Pochissimi stupidi fischiarono.