Think therefore i am

Io che non sono l’imperatore e nemmeno il re degli uomini...


...io che non scendo a patti con teio che fui espulso da tutte le scuolepretendo il meglio di quello che c’è...La posta in gioco non vale la penaho fatto i conti e non tornano maiho fatto pure la prova del novee intanto nuoto in un mare di guai!...I conti in banca li ho fatti saltaretutti in soffitta a pregare per trechi ha visto il piano regolatoreha detto: bravo!, ma ride di me...Sperequazioni e intrallazzi privatiio sono il primo col pollice in giùma chi mi dice che è tutta una scenae poi son quello che imbroglia di più...Chi mi assicura che ha un dato momentoscendo dal treno e ti dico di nomuovo gli scacchi a seconda del ventonon in funzione di quello che so...I capotasti li ho tutti provatiil tempo toglie più quello che dasono a tre quarti e ho l’acqua alla golaquell’altro quarto chi sa che sarà...Quell’altro quarto mi spacca la menteun razzo bianco: son meglio di noifanno paura ai preti e alla gentescappa al segnale, scappa, più forte che puoi...Son sicuro che c’era qualcunoho fatto carte false per teho già tentato anche un colpo di manoperò qui il motto è: ognuno per sè...A cosa serve un amico pompieredi punto in bianco mi parli col tuhai visto giusto: era un vecchio marpionesalamelecchi, ma niente di più...Meglio lavarsi con l’acqua salatase non ti basta l’affetto che haise i presupposti da cui sei partitosono crollati per quello che fai...Se fossi certo del libero arbitriose fosse inverno e lei stesse già quise gli altri in coro facessero scudoeviterei di parlare così...Se mi arrabatto a parlare latinonon è questione di ingenuitànon sono certo che porti fortunanon sono certo ma tanto che fa...Tanto il concetto non cambia coloritanto il postino direbbe di noe se bastasse soltanto una vitasarei a cavallo per quello che ho!...