Think therefore i am

Eugenio...


... ci sono stati vari Eugenio nella mia vita di ricordi, quello che mi salvò la vita a 11 anni e che poi mi disse che ero un rinnegato (tanto per mantenere il fatto che le canzoni di Edo sono la colonna sonora della mia via), Eugenio "Il Rosso Volante", che ho voluto commemorare in questo anno cosidetto "olimpico" e Eugenio Finardi. Con quest'ultimo, in una serata molto particolare e per pochi amici avemmo una discussione, probabilmente causata dalla birra e dalla mia irruenza di allora. Lui non si ricordava più "Cuba"!!! Io gli dissi che non poteva essere, lui era Eugenio Finardi per quello, senza "Cuba" lui non era nessuno. Devo dire però che ora c'è una sua canzone che mi preme molto di più, che ha un testo molto particolare, e per uno come me, che ha sempre avuto la testa fra le nuvole e ora,  guardacaso vivo proprio in un abbaino, fa molto "pandane" (chissà se si scrive così).C'era un tipo che viveva in un abbainoPer avere il cielo sempre vicinoVoleva passare sulla vita come un aeroplanoPerché a lui non importava nienteDi quello che faceva la genteSolo una cosa per lui era importanteE si esercitava continuamentePer sviluppare quel talento latenteChe è nascosto tra le pieghe della menteE la notte sdraiato sul letto, guardando le stelleDalla finestra nel tetto, con un messaggioVoleva prendere contatto, diceva:Extraterrestre portami via Voglio una stella che sia tutta miaExtraterrestre vienimi a pigliareVoglio un pianeta su cui ricominciareUna notte il suo messaggio fu ricevutoIn un istante è stato trasportatoSenza dolore su un pianeta sconosciutoC'era un po' più viola del normaleUn po' più caldo il soleMa nell'aria un buon sapore, terre da esplorareE dopo la terra il mareUn pianeta intero con cui giocareE lentamente la consapevolezzaMista ad una dolce sicurezza"l'universo è la mia fortezza"Ma dopo un po' di tempo la sua sicurezzaComincia a dare segni d'incertezzaSi sente crescer dentro l'amarezzaPerché adesso che il suo scopo è stato realizzatoSi sente ancora vuotoSi accorge che in lui niente è cambiatoChe le sue paure non se ne sono andateAnzi che semmai sono aumentateDalla solitudine amplificateE adesso passa la vita a cercareAncora di comunicareCon qualcuno che lo possa far tornare, dice:Extraterrestre portami via Voglio tornare indietro a casa miaExtraterrestre non mi abbandonareVoglio tornare per ricominciareExtraterrestre portami via Voglio tornare indietro a casa miaExtraterrestre vienimi a pigliareVoglio tornare per ricominciare