Think therefore i am

P.A.N...


...è la sigla che sta a indicare Pattuglia Acrobatica Nazionale.Chi segue questo blog si renderà conto che ci sono in tutti i post pezzi di vita, riflessioni, racconti e l'intreccio di questi è davvero impressionante, anche per me che lo scrivo.Devo anche dire che la mia vita, forse a causa mia, non è proprio una di quelle vita che si possono definire del tutto monotone, e a causa di questo succede che contemporaneamente succedono tante e tante cose.Quel giorno fu uno di questi, dove le cose sono tante, e le emozioni si succedono ad una ad una in contemporanea.Quel giorno era un sabato mattina di novembre di qualche anno fa, lo ricordo bene l'anno, era il 1998, il 1998 fu l'ultimo anno sereno con Alba Chiara, come posso dimenticarlo.Quel sabato mattina, io ero andato all'appuntamento, che emozione, avrei potuto, da quel momento, usare il marchio di Alitalia nella costituzione della nascente compagnia aerea virtuale, appunto Virtualitalia.Quel sabato mattina l'appuntamento era in una sala riunioni all'aeroporto di Linate.C'eravamo tutti, e io avevo portato in dono le copie del mio libro, appena sfornate di stampa. Fu una cosa che i presenti gradirono molto.La relazione che feci sull'utilizzo del marchio, sulle sinergie, sulla possibilità di sviluppo del collegamento tra la simulazione di volo e il volo reale fu' molto apprezzata, e la stretta di mano tra me e i rappresentanti di Alitalia suggellò questo accordo.Ero al settimo cielo, quando, per un attimo di pausa, scesi a prendere un caffè e al bar incontrai Edo, incredibile ma vero, eravamo di nuovo insieme nello stesso luogo. Lui sempre gentile, chiese che facevo, io altrettanto e con il suo solito "Ciao Cuagliò!!!" si congedò.Tornato in sala riunioni, c'era un personaggio in più, e c'era una sorpresa che mi venne spiegata.Non esistevano fotografie della pattuglia acrobatica in formazione sul Duomo di Milano, cosi complice la giornata limpida c'era tutta l'organizzazione pronta per fare questo nuovo reportage.Io non capivo o non credevo alle mie orecchie.Ci affacciamo alla vetrata e vedemmo ad uno ad uno i 10 velivoli atterrare e parcheggiare in un'area isolata del piazzale.Mi fanno cenno di seguire un maggiore dell'aeronautica, quello che aveva iniziato a spiegare questa cosa delle fotografie.In uno spogliatoio del personale dell'aeroporto, c'era pronta per me una combinazione di volo completa.Continuavo a non capire.Indossai la combinazione di volo lentamente, come se ad ogni indumento corrispondesse un rito.Uscii dalla sala vestizione con il casco in mano.L'auto di servizio mi portò alla linea di volo della PAN dove c'era il comandante ad attendermi."Giovanni, tu siedi dietro, va bene!".Salgo, l'assistente mi aiuta ad agganciare l'anti-G, le cinture del seggiolino, il tubo dell'ossigeno.Siamo pronti!Si chiude il tettuccio e inizia la sequenza di accensione, in un'attimo l'MB339 è pronto per il decollo, ci portiamo in formazione in testata pista, prova motori con freni tirati, autorizzazione al decollo.Il motore al massimo da una vibrazione incredibile, tolti i freni e via!In un momento raggiungiamo la velocità di rotazione, guardai al miei fianchi e vidi gli altri velivoli della formazione alzarsi insieme a noi.Il comandante ordinò il ricongiungimento della formazione e iniziammo cosi dei passaggi sul Duomo, fotografati, sia da terra che in volo da un'elicottero appositamente appostato.Quel giorno fù indimenticabile.