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« Il mio amico Francesco...If »

Eugenio...

Post n°79 pubblicato il 28 Novembre 2005 da ilredegliuomini

... ci sono stati vari Eugenio nella mia vita di ricordi, quello che mi salvò la vita a 11 anni e che poi mi disse che ero un rinnegato (tanto per mantenere il fatto che le canzoni di Edo sono la colonna sonora della mia via), Eugenio "Il Rosso Volante", che ho voluto commemorare in questo anno cosidetto "olimpico" e Eugenio Finardi. Con quest'ultimo, in una serata molto particolare e per pochi amici avemmo una discussione, probabilmente causata dalla birra e dalla mia irruenza di allora. Lui non si ricordava più "Cuba"!!! Io gli dissi che non poteva essere, lui era Eugenio Finardi per quello, senza "Cuba" lui non era nessuno. Devo dire però che ora c'è una sua canzone che mi preme molto di più, che ha un testo molto particolare, e per uno come me, che ha sempre avuto la testa fra le nuvole e ora,  guardacaso vivo proprio in un abbaino, fa molto "pandane" (chissà se si scrive così).

C'era un tipo che viveva in un abbaino
Per avere il cielo sempre vicino
Voleva passare sulla vita come un aeroplano
Perché a lui non importava niente
Di quello che faceva la gente
Solo una cosa per lui era importante
E si esercitava continuamente
Per sviluppare quel talento latente
Che è nascosto tra le pieghe della mente
E la notte sdraiato sul letto, guardando le stelle
Dalla finestra nel tetto, con un messaggio
Voleva prendere contatto, diceva:

Extraterrestre portami via
Voglio una stella che sia tutta mia
Extraterrestre vienimi a pigliare
Voglio un pianeta su cui ricominciare

Una notte il suo messaggio fu ricevuto
In un istante è stato trasportato
Senza dolore su un pianeta sconosciuto
C'era un po' più viola del normale
Un po' più caldo il sole
Ma nell'aria un buon sapore, terre da esplorare
E dopo la terra il mare
Un pianeta intero con cui giocare
E lentamente la consapevolezza
Mista ad una dolce sicurezza
"l'universo è la mia fortezza"

Ma dopo un po' di tempo la sua sicurezza
Comincia a dare segni d'incertezza
Si sente crescer dentro l'amarezza
Perché adesso che il suo scopo è stato realizzato
Si sente ancora vuoto
Si accorge che in lui niente è cambiato
Che le sue paure non se ne sono andate
Anzi che semmai sono aumentate
Dalla solitudine amplificate
E adesso passa la vita a cercare
Ancora di comunicare
Con qualcuno che lo possa far tornare, dice:

Extraterrestre portami via
Voglio tornare indietro a casa mia
Extraterrestre non mi abbandonare
Voglio tornare per ricominciare
Extraterrestre portami via
Voglio tornare indietro a casa mia
Extraterrestre vienimi a pigliare
Voglio tornare per ricominciare

 
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