ROSA d' iINVERNO
OPERE POETICHE E RIFLESSIONI DI VITANotte fonda la mia mente non riposa.
Mi alzo, vado alla finestra. Alzo gli occhi alcielo,
guardo la luna, le stelle che questa notte non so perchè
sembrano diversi: o forse sono io che questa notte
li guardo con occhi diversi. Anche le onde che si infrangono
sotto la mia finestra mi parlano; no, mi sussurrano dei versi.
Il mio cuore li ascolta. Ho la sensazione che quel
meraviglioso spettacolo sia solo per me perchè:
tutto è silenzio.
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Non so perché , attratta dal mare sono sempre ;
lungo la banchina del porticciolo vado a passeggiare;
incuriosita gli uomini dei pescherecci sto a guardare
mentre si preparano a salpare .
La loro vita dipende dal mare , buono o a volte
crudele può sembrare , quando il suo pegno esiger richiede .
Quei pescatori che di speranza pieni
gli ormeggi han lasciati per
per una pesca copiosa in cui sperare o ,
almeno il giusto compenso dalle loro fatiche trarre .
Ma , con l'amaro in bocca ritornano ,
quando , un loro compagno dietro a loro
non è più rientrato : il mare l'ha ingoiato .
Vorrebbero la spugna buttar e
Le spalle al mare voltare , ma
dopo qualche giorno pronti sono
di nuovo a salpare ;
il mare come melodiosa sirena li chiama , è
la loro vita e la devono affrontare !
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Continui ad aspettare che
Lei due righe ti faccia recapitare.
La tua mente arrovelli non
Sapendo piu' cosa pensare !
E' vicina? E' lontana ?
Ti pensa '? T'ha scordato ?
E pensi : la mia vita
Per colpa sua si e' fermata.
Tutt' intorno a te e' il buio, ma
Non ti scuoti alquanto e',
solo una scusa che a lei la
colpa vuoi dare.
L'indole tua da tutto si e' sempre
Allontanata ed e' per questo che
Lei ti ha lasciato.
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Se guardo lontano, che vedono i miei occhi?
vedono forse la gioia dei bambini? O la solitudine dei vecchi?
La disperazione dei giovani che guardono
al futuro con tristezza, sperando che la vita
regali loro un po di tranquillità.
Chi sa, forse guardano altri occhi che
come i miei scrutano gli altri.
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Seduta sulla scogliera me ne stavo immersa
nei pensieri miei.
Guardavo la superfice del mare scintillare sotto
i cocenti raggi del sole: e fu come per magia che
mi sentii librare e, in un regno fantastico trasportare, dove
tutto era un gioco di luce e colore.
Uno strano turbamento mi avvolse
non capivo se fosse paura o altro, ma
stranamente felice mi sentivo.
Mi accorsi che guardavo me stessa o almeno
la figura che era rimasta seduta là sulla scogliera.
Non avevo nessuna fretta di scuotermi perchè,
in quella dimensione dove il mio subconscio o
la mia fervida fantasia mi aveva trasportata;
nuove sensazioni stavo provando.
Ma all'improvviso in me ritornai: lui era là che
fissava i miei occhi ed io capii.
Era lui quella strana magia che mi circondava!
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Inviato da: ctthsoe
il 25/03/2009 alle 09:25
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il 25/03/2009 alle 08:33
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