L_irrequieto

Post N° 12


GOOGLE E L’INFORMAZIONE
Si dice che Mediaset, con la maxi richiesta di risarcimento contro Youutbe, possa tappare la bocca alla rete; si dice.Certo è che la “comunicazione” per Google (proprietario anche di Youtube) è da un po’ fonte di grattacapi; ad esempio va ricordato che qualche tempo fa, Google aveva risposto negativamente alla proposta dell’allora commissario europeo per la Sicurezza, Franco Frattini “di bloccare le ricerche online di keyword "pericolose", come "bomba", "genocidio" o "terrorismo", per ostacolare attività eversive.” La notizia è comparsa il 13 Settembre 2007 su Repubblica e la potete leggere per intero tramite link; qualche riflessione però va fatta; la notizia è che Google s’è rifiutata ma, se avesse accettato, ci sarebbe stata una notizia? Inoltre, tale richiesta, è stata fatta solo a Google oppure anche ad altri che, avendo accettato, “non hanno fatto notizia”? Che senso ha censurare parole come bomba, genocidio, terrorismo & c.?Qualcuno pensa che i gruppi terroristici mettano su un bel blog con la ricetta dell’esplosivo del giorno? Non so, magari c’è un sito tipo “prontogenocidio” che cuoce ebrei su richiesta?Se si blocca la “ricerca” di certi termini, si impedisce di conoscere, si impedisce alla gente comune, mica ai terroristi che certo non si avvalgono di siti tipo “E-bomb” o “Ammazzatelitutti”.In definitiva la richiesta, per come è possibile capire dall’articolo, non andrebbe a danneggiare i gruppi terroristici quanto gli utenti, il diritto e la libertà d’informazione.