L_irrequieto

Post N° 21


DISINFORMAZJA E STRATEGIA DELLA TENSIONENon entro nel merito della pessima riforma della scuola che meriterebbe una disamina molto approfondita ma voglio portare l’attenzione su un altro aspetto molto importante della protesta;  la contrapposizione tra studenti di sinistra e di destra i quali, secondo quanto riportato da diversi media, sarebbero favorevoli alla riforma.E’ bene puntualizzare che tutto ciò che intacca o peggio, attacca la sfera di influenza dello Stato sui servizi pubblici, difficilmente può essere ricondotto a “destra” e tanto più si parla di estrema destra, tanto più le posizioni sono nettamente contrastanti con il concetto di privatizzazioni che servono solo ad arricchire pseudo imprenditori capaci solo di guadagnare sui servizi ex pubblici ed incapaci di “creare” e di “rischiare” denaro proprio, come invece dovrebbe essere naturale per chi si volesse vantare dell’appellativo di imprenditore; in Italia troppi servizi ex pubblici invece si sono trasformati nell’albero della cuccagna per una ristretta cerchia di “soliti im-Prenditori”.E’ vero che diversi elementi spacciandosi per centro-destra o destra hanno appoggiato la riforma;  è anche vero che nel passato c’è stata gente che si presentava come Napoleone Bonaparte; vi è certamente un gravissimo problema mediatico per cui vi è molta attenzione nei confronti del Napoleone di turno e poca per la verità dei fatti; i motivi che spingano a questa disinformazja possono essere diversi, dalla facile e comoda strumentalizzazione politica di cui hanno disperatamente bisogno ambienti sia della maggioranza che dell’opposizione ad un innalzamento della tensione (strategia della tensione per l’appunto) che permetta di procedere con metodi “sbrigativi” per non parlare del possibile timore presso certi poteri forti che ambienti di destra e di sinistra, possano trovare notevoli punti d’incontro su molte problematiche che toccano argomenti socio economici e che inevitabilmente toccherebbero anche le privatizzazioni, il mercato del lavoro ed altro ancora. Ci sono certamente argomenti dove le distanze tra i due schieramenti politici sono notevoli ma la tutela dei servizi pubblici come la scuola sono alla base della cultura di destra ed è bene quindi non cadere nella trappola della disinformazja utilizzata ai fini di un pericolosissimo divide et impera grazie al quale da troppo tempo si sta facendo scempio della Costituzione Italiana, del Paese e del popolo che deve tornare ad essere sovrano.Tra quanti possono essere realmente riconducibili ad idee di destra, troviamo CASAPOUND dal cui sito sono state estrapolate le seguenti dichiarazioni del responsabile nazionale di CASAPOUND ITALIA:“Lo Stato non può manifestarsi solo quando deve picchiare i ragazzi che occupano""Apprendiamo con sconcerto le dichiarazioni di Silvio Berlusconi" dichiara Gianluca Iannone responsabile nazionale di CASAPOUND ITALIA, il movimento delle occupazioni di destra."Berlusconi dichiara che lo Stato farà lo Stato, ovvero interverrà con forza contro le occupazioni delle scuole: CASAPOUND ITALIA trova assolutamente sconcertante che lo Stato si manifesti solo quando bisogna colpire i ragazzini che occupano le scuole o quando bisogna salvare le Banche private che lucrano strozzando cittadini e imprese".Prosegue Iannone "quando occorre salvare la compagnia di bandiera, quando occore tutelare le aziende italiane e i lavoratori italiani dalla concorrenza sleale della dittatura schiavista cinese, quando bisogna far fronte alla emergenza abitativa più spaventosa d'europa, quando bisogna colpire la piaga delle morti sul lavoro, lo Stato di cui parla Berlusconi non si manifesta, non interviene, non esiste.""Lo Stato ormai si manifesta solo quando deve eseguire uno sfratto, quando chiede le tasse, quando deve lamentarsi di non aver fondi per assumere i precari e a quanto pare quando deve sgombrare gli studenti che chiedono solo una istruzione decente" conclude Iannone"