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Di cosa parliamo quando parliamo di sesso ?

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Il concierge ( il settimo post )

Post n°20 pubblicato il 12 Aprile 2014 da your_expert
 

Ho parlato di "settimo post" perchè, come promesso,  con questo odierno concludo la "Storia di A." i cui sei post precedenti avrete già letto (o in caso contrario potrete farlo adesso).

"A" , come forse vi avevo anticipato, se ne è andata. Colpita una prima volta da una sentenza restrittiva, e una seconda volta da una denuncia per stalking, ha deciso che l'Italia non era il paese per lei, che i modi (lecitamente ammessi) di vivere le passioni e la sessualità le andavano stretti. Approfittando della libertà di movimento che la nuova Europa garantisce ai suoi cittadini, ha scelto di vivere in un altro paese.

Il brevissimo racconto che pubblico qui oggi ha una sua storia. Innanzitutto è interamente di mano sua: mi affidò un appunto molto scarno e un po' confuso, che mi limitai a trascrivere in forma più ordinata, senza aggiungervi nulla di mio. Nel racconto c'è del vero: il "lui" di cui si parla, il suo "padrone" del momento, esisteva davvero, ed era... il caporedattore di un importante periodico di area cattolica. Nessun nome, ovviamente, o si sarebbe creato una sorta di "caso Boffo" ante-litteram. E comunque -stando a quanto lei stessa mi raccontava- un personaggio nella realtà assai meno attivo di quanto descritto (e auspicato) nel racconto.

Infine -e concludo- questo racconto è l'ultima cosa che mi resta di lei. Anzi, la penultima: quando tempo dopo si sposò (nel tentativo poco fortunato di dare un assetto "normale" alla sua vita) mi inviò una delle foto della cerimonia, all'uscita del Municipio, con il tradizionale lancio del riso. Riso amaro...

Il concierge

Quel convegno era importante per lei: tre anni prima se n'era andata a testa alta, nonostante avesse perso la battaglia. Adesso tornava da vincitrice: lo sapevano anche quelli che all'epoca non erano stati dalla sua parte. Ma qualcos'altro emanava da lei, oltre all'alone della vittoria. La maggior parte delle presenti non riusciva a spiegarselo, soltanto una disse :"Ci dev' essere dietro un uomo".

Gli uomini invece concordavano sul fatto che -nonostante la sua spregiudicatezza a volte rasentasse l’azzardo-  xxx era una che sapeva quello che voleva: il meglio.

Nella mail della sera precedente aveva ricevuto le ultime istruzioni: "Via Veneroso 13. Ti porterà su il concierge. Sarai vestita come tu sai che piace a me. Nel taxi ti togli le mutande: in modo discreto ma così che il tassista possa vedere. Voglio che tu lasci dietro a te a una scia di uomini che ti desiderano. Ma solo uno ti può possedere."  All'ora convenuta se ne sgusciò via così velocemente che solo dopo un po’ gli altri si accorsero della sua assenza. Era impaziente, aveva poco tempo a disposizione. Coda. Nebbia. Le sembrò di metterci un'eternità per arrivare all'indirizzo, anche perché non conosceva la città. Un elegante palazzo liberty. Grandi finestre. Nell'atrio la aspettava quello che presumibilmente era il concierge.

"Buon giorno, signora. La devo accompagnare" e la squadrava da capo a piedi soffermandosi sul suo seno. L'ascensore era vecchio, stile Parigi ‘900, e scricchiolava pericolosamente. Troppo stretto per due, pensava lei mentre il concierge le si avvicinava impercettibilmente. Non era a suo agio: una leggera sensazione di fastidio che si tramutò in ansia quando il concierge aprì la pesante porta dell'appartamento e quasi la spinse dentro. L'appartamento era completamente vuoto, con pareti stuccate e imbiancate di fresco, grandi specchi dappertutto, il parquet appena lucidato. In una stanza, non avrebbe saputo dire se reale o riflesso da uno specchio, un grande letto basso coperto di velluto rosso.

"Vada lì e si spogli" disse il concierge con voce ferma. "Assolutamente no" rispose lei con voce altrettanto ferma, guardando dritto negli occhi quel cinquantenne tarchiato e insignificante.

"Faccia quello che le dico: ho l'ordine dal suo padrone".

In un primo momento rimase incredula, ma qualcosa le disse che sarebbe stato meglio obbedire. Guardò l'orologio: era già tardi. Dov'era lui? Volse la schiena verso l'uomo e cominciò a togliere la giacca e la gonna sperando che avesse la discrezione di allontanarsi. Speranza vana.  Ormai nuda, sempre con la schiena rivolta verso l'uomo, si accorse che in mezzo alla stanza c'era una colonna. L'uomo la afferrò per una mano senza dir nulla e la spinse verso la colonna. Neanche il tempo di rendersene conto e le sue braccia erano incrociate dietro la colonna. Il clic metallico delle manette le fece più male in testa che ai polsi. La sua ansia era diventata paura pura. L’uomo le mise una benda sugli occhi. La sua benda. Riconobbe il profumo di luiL'uomo cominciò a accarezzarle le braccia e la nuca, con un dito stuzzicò entrambi capezzoli. Lei sentì un brivido. Non solo di paura.

"Basta così. Lei può andare, grazie".  Era la voce del suo padrone. Ferma, rassicurante. Dove era stato ? Tentò di muoversi verso di lui. ma era immobilizzata. Sapeva che lui era lì, molto vicino, forse proprio davanti a lei.

"Baciami". Nessuna risposta. Un fruscio. Odore di pelle. La frusta che comincia a esplorare i suoi anfratti.

"Ti prego, vieni vicino".

Un colpo sulle cosce -non forte-  a segnalare: ecco il tuo padrone.

"Sei stata brava, hai fatto il tuo dovere. Devi lasciarti dietro una scia di uomini che ti desiderano. ma solo io ti posso possedere".

La slegò, la condusse al letto.

"Abbiamo poco tempo" disse lui "voglio tutto di te" e le sfondò il culo con un unico colpo tremendo. Gridò per il dolore all'inizio quasi insopportabile, che sotto i colpi intransigenti si tramutò però presto in piacere. Di tutto il resto aveva solo un ricordo annebbiato. Ad un certo punto lui le venne in bocca e lei ingoiò avidamente il suo sperma.

"Sei più splendente che mai. Dove sei stata?" le chiese una ex-collega quando stanca, indolenzita, con aria trafelata ma contenta tornò al convegno.  

 
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Mais où sont les neiges d'antan ?

Post n°19 pubblicato il 04 Aprile 2014 da your_expert
 

Chiedo scusa a Francois Villon per avere preso in prestito senza permesso il suo verso immortale, ma l'occasione era troppo ghiotta.

Al Museo Nazionale della Montagna di Torino, dal prossimo 11 Aprile "Visioni tra le rocce", fotografie di nudo ambientato in montagna realizzate negli anni '20 e '30 da due fotografi franco/svizzeri.

Il primo link vi fornisce maggiori informazioni critiche:

http://www.museomontagna.org/en/area-espositiva/mostre-e-attivita.php?p=i&id=165

il secondo vi dà modo di sbirciare una dozzina di immagini:

http://torino.repubblica.it/cronaca/2014/04/04/foto/nude_tra_le_vette_le_modelle_di_arlaud_e_meys-82705243/1/?ref=HRESS-19#1

Il gusto dell'epoca era quello, nessuna sorpresa. Ma non si può fare a meno di notare quanto siano cambiati i corpi femminili da allora. Quale fotografo -oggi- accetterebbe modelle di tal fatta ? Dove sono finiti "les corps d'antan"?

NB: personalmente continuo ad apprezzare anche curve dei fianchi più accentuate e gambe meno lunghe e magre: gli stereotipi della bellezza femminile sono -appunto- stereotipi. Li lascio a coloro che non riescono a sviluppare un gusto proprio.

 
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Tempo di bilanci...

Post n°18 pubblicato il 02 Aprile 2014 da your_expert
 

Il contatore è arrivato oggi a 314 (le stesse cifre del p greco, un buon auspicio). E' tempo di bilanci.

Quando ho dato avvio al blog, qualche mese fa, avevo auspicato un pubblico composto da "venticinque lettori" (di manzoniana memoria). Considerando che i post pubblicati sino ad oggi sono stati 17, un calcolo molto approssimativo mi dice che avrei dovuto avere almeno 425 contatti. Secondo la stessa rozza logica, i lettori medi sono invece 18. Pochi? Pochi ma buoni, mi verrebbe da rispondere.

D'altronde, come estensore del blog anch'io lascio molto a desiderare: tre mesi di assenza!

In conclusione, non posso promettere una maggiore assiduità perchè per me aggiornare questa pagina di diario deve restare un piacere, e quando godo di piaceri più grandi (di ogni genere...non vorrei che mi si immagini come focalizzato unicamente sul sesso) mi riesce difficile farlo. Però farò qualche sforzo per aggiungere altri sette lettori al piccolo gruppo dei 18 che già mi seguono, e che spero vorranno continuare a farlo, e che ringrazio.

Nel prossimo post -come a suo tempo promesso- l'ultimo contributo sulla "Storia di A." e qualche considerazione finale.

 
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Donne & Porno

Post n°17 pubblicato il 27 Marzo 2014 da your_expert
 

Una iniziativa davvero interessante e concreta.

Ho qualche perplessità sull'approccio tutto sommato "politically correcyt" (il porno DEVE esssere "scorretto" per definizione), ma spero che le signore che vedrete nel filmato siano in grado di liberarsi -oltre che degli abiti- anche di certi vincoli intellettuali...

http://www.repubblica.it/spettacoli/cinema/2014/03/27/news/le_ragazze_del_porno-82040158/?ref=HRERO-1

 
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Una domanda per le signore (ma anche per i signori, perchè no?)

Post n°16 pubblicato il 20 Marzo 2014 da your_expert
 

Il sito Reddit (di grande successo, ma che io trovo inguardabile) ha invitato le proprie lettrici a una discussione in cui il tema era “quali idee vi siete fatte sul sesso guardando film porno, che poi si sono dimostrate sbagliate alla prova dei fatti?”. Conclusa la discussione, un altro sito, Atlantico (di informazione "intelligente", che consiglio a chi conosce il francese), ha interpellato la sessuologa Michelle Boiron per sintetizzare quanto era emerso in un decalogo degli errori. Eccolo di seguito.

1) I nostri corpi sono anormali
2) Il sesso ruota attorno al desiderio maschile
3) E’ obbligatorio depilarsi completamente
4) L’orgasmo è facile da raggiungere
5) Tutti i peni sono lunghi almeno 20 centimetri e sono circoncisi
6) Gli uomini ne hanno sempre voglia
7) Il sesso lesbico è noioso finché non arriva un partner maschile
8) Tutte le posizioni funzionano allo stesso modo con tutti
9) Tutte le donne devono avere un aspetto provocante
10) Il sesso è divertente solo se si fa come in un film porno

E' ovvio il contesto "politically correct" in cui il sondaggio si è posto, orientandosi a demolire i luoghi comuni su cui è basato il cinema porno. 

La domanda che qui pongo alle signore rasenta invece la scorrettezza (ma non vi preoccupate, siamo tra amici):  a vostro parere quale tra questi dieci "errori" invece è una verità ? Qualcosa che non è corretto generalizzare, ma che avete spesso riscontrato nella vostra esperienza ?

Non so perchè, ma mi aspetto un plebiscito per il n° 6 ....

PS : chi vuole consultare l'articolo originale, può leggerlo qui:

http://www.atlantico.fr/decryptage/11-idees-fausses-dont-porno-convaincu-femmes-michelle-boiron-1011447.html

 
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