Storia del film ................ Il film fu girato tra il novembre 1996 e l'aprile 1997, tra Arezzo, Montevarchi, Roma e Terni, Benigni dichiarò: Questo film che si chiama La vita è bella mi è venuto fuori ma con emozione, tanto che mi ha fatto tremare tutta la costola del costato, ma anche a girarlo, ma bello bello, è un film che l'ho fatto in me la notte [2]. Durante le riprese, Benigni ebbe comunque qualche esitazione: La gente mi diceva di fare attenzione perché era una idea molto estrema, temevo di offendere la sensibilità dei sopravvissuti, lo so che tragedia sia stata, e sono orgoglioso di aver dato il mio contributo, sull'Olocausto e sulla memoria di questo terrificante periodo della nostra storia, io non sono ebreo, ma la storia appartiene a tutti. Il campo di concentramento nel film è in realta una vecchia fabbrica dismessa nei pressi di Terni (Papigno) che fu riadattata come lager per le riprese. Da ricordare che questo fu l'ultimo film tra i 135 che ha fotografato Tonino Delli Colli, che in un'intervista, alla domanda su cosa volesse dire lavorare con Benigni, rispose: È proprio una bellezza.
La Vita è Bella.......
Storia del film ................ Il film fu girato tra il novembre 1996 e l'aprile 1997, tra Arezzo, Montevarchi, Roma e Terni, Benigni dichiarò: Questo film che si chiama La vita è bella mi è venuto fuori ma con emozione, tanto che mi ha fatto tremare tutta la costola del costato, ma anche a girarlo, ma bello bello, è un film che l'ho fatto in me la notte [2]. Durante le riprese, Benigni ebbe comunque qualche esitazione: La gente mi diceva di fare attenzione perché era una idea molto estrema, temevo di offendere la sensibilità dei sopravvissuti, lo so che tragedia sia stata, e sono orgoglioso di aver dato il mio contributo, sull'Olocausto e sulla memoria di questo terrificante periodo della nostra storia, io non sono ebreo, ma la storia appartiene a tutti. Il campo di concentramento nel film è in realta una vecchia fabbrica dismessa nei pressi di Terni (Papigno) che fu riadattata come lager per le riprese. Da ricordare che questo fu l'ultimo film tra i 135 che ha fotografato Tonino Delli Colli, che in un'intervista, alla domanda su cosa volesse dire lavorare con Benigni, rispose: È proprio una bellezza.