Mirko's Free Living

Dilemma.....


Il passato sentimentale, ma soprattutto sessuale, di una ragazza può mettere in crisi il partner di turno. Poche storie fanno apparire inesperta, troppe una poco di buono. Come regolarsi? Consigli: Glielo dico subito con quanti uomini sono stata o aspetto che me lo chieda lui? Sono tante le donne che, almeno una volta nella vita, all'inizio di una nuova relazione amorosa si sono poste questa domanda. Il passato sentimentale, ma soprattutto sessuale, di ragazza è infatti un argomento molto delicato da affrontare con il partner. Se si sono avute poche storie d'amore si corre il rischio di essere considerate inesperte o, peggio ancora, imbranate. Ma non va meglio neanche a chi di avventure ne ha avute molte. In questo caso si può finire per essere ritenute di facili costumi. O, ma proprio se siete molto fortunate, di mandare in ansia da confronto il vostro nuovo compagno. Non si salvano neanche le vergini, ma dipende dall'età. Non aver avuto neanche un'esperienza sessuale a trent'anni o peggio a quarant'anni non aiuta sicuramente, anzi complica ancora di più le cose. Come uscirne?Il buon senso dice di essere sempre completamente sincere perché la volta che finirete a letto insieme, al vostro nuovo lui basterà veramente poco per capire se avete mentito, in eccesso o difetto, sul numero dei vostri ex, anche se non sempre essere brave a letto significa aver avuto tante esperienze sessuali, quindi molti uomini. Ma quando affrontare questo delicato argomento? Al primo appuntamento o solo quando si è sicuri che si tratti di una storia seria? Altra domanda difficile a cui rispondere. Dipende. Se abbiamo sentore che non si andrà oltre al primo incontro, meglio evitare di toccare questo tasto. Nel caso in cui la storia diventi seria siamo quasi certi che al vostro nuovo fidanzato non importerà molto di sapere quanti lo hanno preceduto. Quindi potreste addirittura considerarvi salve e tirare un sospiro di sollievo....... Brave!!!!
.....perché la qualità del sesso migliori si può fare allenamento.....Quelli pubococcigei, detti anche dell'"amore", sono muscoli come gli altri e possono quindi essere più o meno allenati. Gli esercizi più famosi sono quelli del dottor Arnold Kegel (1894–1981), un ginecologo americano che li ideò per tonificare i muscoli del pavimento pelvico in caso di incontinenza urinaria. Gli effetti colaterali di questo training vanno però ben oltre: un aumento della sensibilità e del piacere sessuale durante il coito, una maggiore consapevolezza della vagina, un potenziamento della sua stimolazione sessuale. Anche l’uomo trarrà maggiore piacere dalla pratica di questi esercizi, quando la donna avrà imparato a contrarre la vagina durante l’atto sessuale. Cavallo di battaglia delle femministe a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta, gli esercizi vaginali vivono oggi una nuova giovinezza. Insegnata nei corsi preparto (per facilitare la fase dell'espulsione), così come in quelli per affrontare meglio la menopausa, la "ginnastica del piacere" - soprattutto nei paesi anglosassoni - si impara anche in classi eterogenee per età e interesse finale, ma persino pere sesso (anche gli uomini più in là con gli anni ne traggono beneficio). Alcuni personal trainer hanno poi sviluppato una personale linea di fitness vaginale. Gli americani Ann and Chris Frederick, per esempio, credono nell'importanza dello stretching anche per le parti intime. "I nostri clienti ne sono entusiasti: dicono che la qualità del loro sesso è molto migliorata", giurano. In commerci ci sono anche un'infinità di ammenicoli che aiuterebbero le adepte a compiere bene gli esercizi: pallette, pesi (sì, avete letto bene), resistenze e persino piccoli elettrostimolatori vaginali. Il classico dei classici resta sempre però l'esercizio base di Kegel, che ha il vantaggio di poter essere fatto in qualunque luogo e in qualunque momento senza che nessuno se ne accorga. è molto semplice: contrarre la vagina e quindi rilassarla. Da ripetere 20-400 volte al giorno.