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Onora il padre


 Adolescenti segregate: dopo Natascha, altro caso choc in Austria. Per 24 anni, una giovane donna è stata segregata in casa dal genitore che l'ha ripetutamente violentata rendendola madre di sette figli   Chi pensava, dopo la liberazione rocambolesca di Natascha Kampusch, di aver visto in opera la crudeltà umana oltre ogni immaginazione, deve purtroppo ricredersi, ora. Teatro della tragedia, di nuovo la civile, ordinata e pulita Austria, dove emerge un caso di violenza su una giovane donna che rasenta la pura follia.Segregata in casa per 24 anni dal padre, Elisabeth Fritzl è stata violentata ripetutamente dal genitore, che l'ha resa madre per ben sette volte. L'incredibile vicenda di abusi familiari viene a galla quando una 19enne che risponde al nome di Kirstin Fritzl viene portata in coma all'ospedale dal padre/nonno Josef, 73enne. Kirstin, notevolmente deperita, viene spedita in terapia intensiva, mentre medici e forze dell'ordine indagano sui fatti, scoprendo che la giovane è appunto figlia - insieme con altri sei fratelli (uno dei quali morto da neonato e bruciato da Josef Fritzl) - di Elisabeth Fritzl, scomparsa dal 1984.Non bastando al padre-dittatore la violenza con la quale ha soggiogato la figlia (e che continua da quando lei aveva 11 anni), il folle ha tenuto tutta la famiglia rinchiusa in uno scantinato blindato da una porta che si poteva aprire solo con un codice segreto, riducendoli i figli-nipoti (Elisabeth compresa) alla fame. «Sono dei vegetali - dice un poliziotto -, non hanno mai visto la luce e non sappiamo neppure se sanno parlare».Elisabeth era stata drogata e rapita dal padre senza che la madre - che la credeva fuggita di casa, complice una falsa lettera di addio lasciata dalla giovane - si insospettisse di nulla. In realtà anche qui, come nel caso di Natascha, è tutto da definire il ruolo di possibile complicità della madre, con la quale sembra siano vissuti per qualche tempo i primi tre figli-nipoti di Elisabeth, che vanno a scuola e portano il cognome Fritzl. Gli orchi sono tra noi e nessuno li riconosce, nella moderna Europa, dove accadono fatti di incredibile e primitiva brutalità? A voi la parola. (Libero News)