Andrea Liponi

SOLO TU..


SOLO TU..  Figlio, figlio mio, amato figlio,Figlio grande, figlio bello, figlio mioComunque tu sia dovunque tu sia sempre unicoCome Giosuè ti piango,ma sei assente. Dove possiamo piangerti, dove possiamo ridere con te?Ancora una briciola ci rimane di speranza solo una briciolaSolo tu potresti darci la felicità,con un segno, una parola:VIVO! Forse ci hai già dato troppo, non hai più nulla per noiForse devi fare la tua vita altrove e donare la tua grandezza ad altriO forse hai esaurito le tue forze vitaliE di te non è rimasto che il ricordo Ma noi ti aspettiamo ogni giorno di piùMentre la speranza affievolisce, la luce vacilla,Cresce la voglia di te. Meriteresti parole intense uniche vaste profondeE non queste povere modeste nude parole di un padre desolatoChe continua a vivere senza sapere perchèLa solita quotidianità, le piccole cose che riempiono la mente Che emozionano, danno gioia, suscitano collera e risoMentre affiora sempre l’enigma della tua sparizioneCon le sue domande ossessive, sempre uguali.E poi il ricordo, di come eri, di come sei statovivace, irrequieto, affettuoso,Geniale,bello, sfortunato. Ricordi che svaniscono nella nebbia …Tutto si confonde, passato lontano e vicinoIl triciclo, il camioncino, la culla, i tuoi salti sul lettino,I tuoi passi precoci come le paroleLa tua sveglia intelligenzaIl chiostro dei Domenicani, la caligine di Cernobyl sul tuo battesimo.   Le tue passioni: la geografia le gite i viaggi le auto.E Marco, il tuo amico dall’asilo al liceoE il tuo primo timido amore subito sfumato nella delusione.Credevo fossi più forte di me e non mi accorsi della tempesta in arrivoViolenta e distruttiva come una tromba d’aria a spezzare i tuoi sogniI nostri sogni. Figlio, figlio mio, amato figlio, amato come nessunoFiglio grande, figlio bello, figlio mio.Solo tu potresti darci la felicità,Con un segno, una parola:VIVO!