Creato da loswaziland il 24/09/2008
blog sulla storia, la cultura, le curiosità dello Swaziland

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Post N° 1

Post n°1 pubblicato il 24 Settembre 2008 da loswaziland



Il Regno dello Swaziland (Ngwana) è una piccola nazione dell'Africa del Sud. È situata sul fianco orientale dei monti Drakensberg e confina con il Sudafrica ad ovest e il Mozambico a est.


Il nome
Il nome significa "terra degli Swazi", dal nome della principale etnia del paese, gli Swazi. In lingua italiana esiste, ma è poco usata, la traduzione Suazilandia.

Storia
Storia antica

Nello Swaziland sono stati rinvenuti resti umani e manufatti risalenti a oltre 100.000 anni fa. Le prime popolazioni dell'area, come del resto dell'Africa del Sud, furono boscimani e ottentotti.

La colonizzazione bantu e la nascita degli swazi

Apparsi probabilmente già prima dell'anno 1000, i bantu provenienti dall'Africa centrale iniziarono nei secoli successivi una lenta ma continua migrazione verso est e verso sud, giungendo anche nello Swaziland, da cui nel XVII secolo cacciarono definitivamente i boscimani. I primi gruppi bantu a colonizzare l'area furono ngoni e sotho. Gli odierni swazi discendono dal gruppo ngoni, da cui si diversificarono a partire dal XVIII secolo, con la fondazione del primo regno swazi da parte di re Ngwane III. In questo periodo iniziò ad affermarsi il potentissimo clan Dlamini, tutt'ora molto potente.

Le guerre contro gli zulu

Il Re Sobhuza I, succeduto a Ngwane III, dovette fronteggiare l'espansionismo zulu. Il conflitto si concluse con un netto ridimensionamento del regno swazi, limitato alla valle dell'Ezulwini. L'alleanza stretta tra boeri e zulu fece sì che gli swazi si alleassero coi britannici. Dopo ulteriori rovinosi scontri con boeri e zulu, nel 1877 il clan Dlamini assunse il potere invocando la protezione della Gran Bretagna, che nel 1881 proclamò ufficialmente il protettorato.

Il protettorato britannico e la prima fase del regno di Sobhuza II

Protetti dai britannici, gli swazi poterono consolidare il loro regno nei confini attuali. Alla fine del XIX secolo re Mbadzeni promosse una politica di riavvicinamento ai boeri, e nel 1894 firmò un patto con la repubblica boera del Transvaal. Nonostante questo ravvicinamento, allo scoppio delle guerre anglo-boere lo Swaziland si schierò nettamente coi britannici, godendo anche dei frutti della vittoria inglese.

Nel 1921, il nuovo re Sobhuza II (1899-1982) inaugurò una fase di investimenti economici, aprendo in maniera netta il paese agli investimenti stranieri (soprattutto inglesi e sudafricani). Sobhuza promosse inoltre lo sviluppo agricolo, sulla base di vere e proprie economie di scala, incentivando la grande proprietà terriera.

Negli anni sessanta iniziò a svilupparsi nel paese un movimento antibritannico guidato dal principe Dumisa Dlamini, lo Ngwane National Liberatory Congress (NNLC). Questo movimento risultò tuttavia costantemente sconfitto alle elezioni dal partito costituzionalista filobritannico Imbokodvo National Movement (INM).

L'indipendenza e la seconda fase del regno di Sobhuza II

Nel 1968 Sobhuza II dichiarò l'indipendenza dalla Gran Bretagna nell'ambito del Commonwealth e modificò la costituzione, introducendo la monarchia costituzionale. A questo mutamento politico si oppose un forte partito assolutista, e la conseguente tensione politica portò a gravi scontri nel paese. Dopo cinque anni di crisi, nel 1973 Sobhuza II decise di sciogliere il parlamento e i partiti politici. Nel giro di cinque anni, la successiva "dittatura reale" riuscì a disarmare le fazioni e pacificare il regno.

Nel 1978, risolta la crisi, Sobhuza II tornò a elaborare una nuova costituzione, che conferiva al parlamento il potere amministrativo ma non quello legislativo.

Nell'ultima fase del suo regno Sobhuza II definì anche la politica estera dello Swaziland come fortemente filosudafricana, stringendo un'alleanza economica e militare con Pretoria e segnalandosi anche per la persecuzione di fuoriusciti dell'African National Congress nel suo territorio.

La reggenza e il regno di Mswati III

Sobhuza II morì nel 1982. In base alle norme dinastiche vigenti nel paese, la sua morte diede inizio a un periodo di reggenza nell'attesa che il Liqoqo (il "Consiglio della Corona") designasse il successore. La reggenza venne inizialmente affidata alla regina Dzeliwe ("La grande elefantessa", titolo riservato alla prima moglie del sovrano), e dal 1983 alla regina Ntombi. Nel frattempo, le elezioni del 1983 premiarono gli assolutisti del Tibiyo.

Nel 1986 vene incoronato il nuovo re, il diciottenne Makhosetive, che assunse il nome di Mswati III. Questi iniziò il proprio governo con l'avvicinamento al clan Dlamini, formalizzato dall'incarico di primo ministro a Sotja Dlamini, sostituito nel 1989 da Obert Dlamini.

Con la caduta dell'apartheid in Sudafrica, lo Swaziland modificò la propria posizione in politica estera, prendendo le distanze dal nuovo Sudafrica. Fra le conseguenze di questa nuova situazione vi fu la rivendicazione da parte di Mswati III di alcuni territori limitrofi allo Swaziland e appartenenti al Sudafrica (2000).

Nel 2001, in parte con motivazioni legate alla lotta all'AIDS, Mswati III ha introdotto la legge della castità, che impone la castità femminile fino al compimento del ventiquattresimo anno di età. Recentemente sono state concesse deroghe per alcune giovani spose.

Nel 2006 il re ha promulgato una nuova costituzione che introduce la monarchia assoluta. Il parlamento ha ora solo poteri consultivi. I partiti politici sono sciolti: la costituzione ammette solo l'associazionismo apartitico


Tradizioni  

Tra le tradizioni popolari più importanti degli swazi si ha il vero
e proprio culto delle feste nazionali, durante le quali il popolo
esprime la maggior parte delle proprie più antiche usanze. Oltre al
Genetliaco del Re (19 aprile), si hanno: il Genetliaco del Re Padre,
ossia del re precedente all'attuale (22 luglio), l'Umhlanga ("danza del
giunco", 1 settembre) che si protrae per più giorni. In questa
occasione, decine di migliaia di giovani donne in età da matrimonio,
sfilano in abiti tradizionali (che le lasciano quasi nude) di fronte al
re, cercando di attirare la sua attenzione. In queste occasioni il
sovrano sceglie di norma almeno una moglie da aggiungere al suo harem (nel paese è infatti ammessa e talora favorita la poligamia ). Altra importante cerimonia è l'Incwala ("primi frutti", 16 dicembre). In quest'occasione i bemanti
("uomini istruiti") portano piante, acqua di fiume e spuma alla reggia.
Il re accoglie questi uomini, danza innanzi a loro e, se lo ritiene
opportuno, mangia una zucca, segno che indica l'inizio del raccolto.
Infine si hanno la Festa della Bandiera (25 aprile), il Somhlolo
(ovvero la Festa dell'Indipendenza, 6 settembre) e il Natale (25
dicembre), da tempo acquisito nelle usanze swazi come festa nazionale.

Arte 

La vena artistica degli swazi si esprime soprattutto attraverso la
musica e la danza, di cui essi sono maestri, costituendo quasi il
paradigma di suoni e movimenti di tipo tribale bantu. Non mancano
tuttavia notevoli scuole artigianali di manifatture e utensileria di un
certo prestigio, ma forse ciò che più caratterizza l'artigianato locale
è la fabbricazione di monili e armi, in particolare scudi e frecce.
Esiste un Consiglio Nazionale che si cura di preservare le arti swazi e promuove numerose iniziative tra cui mostre e congressi.

 
 
 
 
 

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