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il ritratto di Dorian Gray

Post n°12 pubblicato il 02 Gennaio 2009 da giorgia.agnoletto

"la bellezza finisce là dove comincia un'epressione intellettuale"

Sarà mai vero che se siamo intelligenti siamo brutti? sarà mai vero che se siamo belli siamo stupidi? Non concepisco questa fonte di pensiero.
Oscar Wilde, amato poeta inglese del '800, recita questo in uno dei suoi famosissimi romanzi, anzi, il suo unico romanzo: il ritratto di Dorian Gray.
Penso che la storia la sappiate tutti, un ragazzo di appena 20 anni, bellissimo dai capelli dorati e gli occhi azzurri, così affascinante da essere apprezzato da tutti. Però, con una grande paura di invecchiare, di perdere la sua giovinezza, il suo essere irresistibile, un'essere delicato e perfetto.
Ora, anticipo che non ho finito il libro, però ho trovato dei punti di riscontro.
Questo autore piaceva tanto ad una persona che mi era cara, e putroppo devo dire che si assomigliano.
Wilde era assolutamente convinto del fatto di essere la persona più intelligente del mondo, di essere un uomo colto e nettamente superiore agli altri. Non per caso nel libro si riconosce in due personaggi principali: il pittore e Lord Henry. Per pura fatalità un pittore, uomo di grandissima ampiezza mentale.
La pittura è arte, chi è capace di creare dell'arte e far discutere su di essa ha raggiunto il suo scopo, è quindi una persona intelligente e quindi superiore.
Lord Henry, capace di far ragionare il nostro protagonista Dorian, che come dice lo stesso Wilde, se bello è stupido. Un'espressione accigliata intenta nel ragionare non sta bene in un viso così dolce e angelico. O no?
Sembra quasi una scusa per essere brutti.
Non sono d'accordo con lui, per quanto credo anche io che gli altri siano meno intelligenti di me, come posso dimostrare dai passati interventi, ma non mi credo per questo la migliore. 
Oscar Wilde è proprio strano ed è un po come Dante, due persone con caratteri estremamente particolari che si sentono parte di un elitè di persone, gli intellettuali.
Per carità, chi osa contraddire? Entrambi sono due dei più importanti poeti di tutti i tempi, chi non conosce La divina commedia (pubblicità carta igienica, pertanto sbagliata) e Il ritratto di Dorian Gray? è come parlare di Jim Morrison ed Elvis Presley, per intenderci.
Qui parte il mio ragionamento, perchè, ognuno di noi si sente superiore alla massa? Per quanto possiamo essere tristi e insicuri ci sarà sempre un punto di noi stessi che esaltiamo. Chi la bellezza, chi l'intelligenza, chi altre doti...
L'essere umano per natura è egoista? forse si, forse no..
Perchè il nostro amato Wilde pensava di essere la persona più intelligente del mondo? O uno dei pochi eletti- perchè nel suo libro dice letteralmente che ci sono poche persone che sono degne di una cosa di questo genere- però, la cosa che mi più mi rompe il capo, perchè se penso, come dovrebbero fare un po tutti, dovrei essere di conseguenza brutta?? mistero..^^
Altra domanda, perchè LUI, che ha letto il libro lo ha trovato interessante e lo trova il suo libro preferito? in chi si sarà mai riconosciuto?
Il timido e perfetto Dorian...o l'intellettuale pittore che crea il magico quadro..? bah...
Io continuo a dirmi che sia lui che Dante avrebbero dovuto abbassare un po la cresta..
Buona serata e...BUON 2009!!!!

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Un blog di: giorgia.agnoletto
Data di creazione: 01/09/2008
 
 
 

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