Lonesome_Boy Blog

Poesia dell' uccelletto...


POESIA dell'UCCELLETTO
Era agosto ed un povero uccelletto ferito dallo sparo di un moschetto ando', per riparare un'ala offesa, a finir nell'interno di una chiesa. Dalle tendine del confessionale il parroco intravide l'animale, mentre i fedeli stavano a sedere recitando, sommessi, le preghiere. Una donna, che vide l'uccelletto, lo prese e se lo mise al caldo in petto. Ad un tratto si sent́ un pigolio: cip...cip... qualcuno rise a 'sto cantar d'uccello, ma il parroco seccato urḷ: "Fratelli, chi ha l'uccello mi faccia il favore, esca dalla casa del signore". I maschi, un p̣ sorpresi a tali parole, lenti e perplessi alzarono le suole. Ma il parroco lascị il confessionale e"Fermi"-griḍ-"mi sono espresso male; tornate dietro e statemi a sentire, sol chi ha preso l'uccello deve uscire!" A testa bassa e con corona in mano, le donne tutte uscirono piano piano. Mentre andavano fuori, il prete griḍ ancora: "Ma dove andate, o voi stolte che siete? Restate qui, che ognuno ascolti e sieda, io mi rivolgo a chi lo ha preso in chiesa!!!" Obbedienti, in quel medesimo istante, le monache si alzaron tutte quante e, con il viso invaso dal rossore, lasciarono la casa del signore. "Per tutti i Santi!!! Ferme!"-grido il prete- "Sorelle, rimanete e state quiete... Convien chiarIre, fratelli peccatori, l'equivoco e la serie di errori. Esca soltanto chi è coś villano da stare in chiesa con l'uccello in mano!!!" Una fanciulla con il fidanzato, ben celati in un angolo appartato di una cappelletta laterale, poco manc̣ che si sentisse male e, con in volto un pallore da morto, disse:"Che ti dicevo...se n'è accorto!!!"