Losguardodalontano

Sarei un'antropologa


"Mi chiamo Ramona e sarei un’antropologa. Il condizionale per me è d’obbligo perché antropologa lo sono sempre stata ma, conseguita la laurea, ho prima intuito e poi compreso a pieno di possedere un titolo che dà accesso pressappoco al nulla. Sarei un’antropologa, se fosse un mestiere. [...]Di fatto sono una cooperante – dopo estenuante attesa -, una guida ed allestitrice museale, un’insegnante di italiano, storia e geografia, al limite una telefonista: tutte professioni che mi hanno pagata e che mi hanno permesso quell’indipendenza per la quale ho un’età. L’antropologia è un bagaglio che mi porto dentro, che mi permette un’osservazione più lucida della realtà e delle dinamiche culturali attraverso le quali i gruppi etnici che incontro rappresentano la propria identità; è lo strumento che mi offre di comprendere a fondo le differenze e le alterità, che mi fa analizzarne le cause e le diverse elaborazioni della realtà; è il mezzo attraverso il quale riesco a decodificare culture altre e a tradurle nel linguaggio della mia, per comprenderle. Nel mio lavoro, presente e passato, mi torna smisuratamente utile essere un’antropologa, ma non è richiesto. Di fatto, io mi ci sento da sempre. E lo sarei, se fosse un mestiere."Ramona De Virgilio, antropologa.