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Shakespeare - Sonetti


Devo paragonarti a un giorno d'estate?Tu sei più amabile e moderato:venti impetuosi scuotono gli incantevoli boccioli di maggioe il corso dell'estate ha durata troppo breve;talvolta l'occhio del cielo splende troppo intensamente,e spesso il suo volto aureo viene oscurato;e ogni bellezza dalla bellezza talora declina,sciupata dal caso o dal mutevole corso della natura.Ma la tua eterna estate non dovrà appassire,né perdere la bellezza che ti appartiene;né la morte dovrà vantarsi del tuo vagare nella sua ombra,poiché crescerai, col passare del tempo, in versi eterni.Finché ci saranno un respiro e occhi per vedere,questi versi vivranno e ti manterranno in vita.