Post n°2 pubblicato il 30 Luglio 2014 da fashionalix
Alina ne era convinta: quella sera insieme alla sua amica Eva sarebbe andata alla balera di Fiorano per incontrare il suo innamorato, Berto. Il piano era perfetto e nemmeno i suoi genitori avrebbero potuto dirle di no; non solo perché sarebbe stata accompagnata da Eva, ma anche perché quella sera la signora Baldarena, la bacchettona del paese, sarebbe stata "di guardia". Berto, arrivato da un anno e mezzo a Fiorano, non era mai stato visto di buon occhio. Era diverso dagli altri ragazzi nati e cresciuti lì: aveva lunghi capelli che gli cadevano morbidi sulle spalle, una barbetta volutamente incolta che gli incorniciava perfettamente il viso e i suoi muscoli avrebbero potuto stringere Alina forte forte tra le sue braccia. Lei questo lo sapeva bene ed era stato proprio quello a farla innamorare. Mentre si preparava quella sera il suo cuore batteva all'impazzata; doveva essere la più bella di tutta la balera perché Berto la notasse. Una volta giunte in balera, per Alina ed Eva, la serata trascorreva tranquilla; come al solito qualche ragazzo chiedeva loro di ballare, ma sempre sotto l'occhio vigile della signora Baldarena. Ad Alina non importava assolutamente nulla di queste feste tutte uguali e di queste persone tutte uguali. Lei voleva il meglio, voleva Berto. Sul finire della serata musicale, quando la gente, stanca, iniziava a tornare a casa, Alina era amareggiata: Berto non solo non l'aveva nemmeno invitata a ballare, ma non l'aveva nemmeno degnata di uno sguardo... o almeno credeva. La realtà era ben diversa. Per quanto non lo mostrasse assolutamente, Berto era un grande osservatore; appena Alina era arrivata in balera l'aveva vista, ma era convinto che una come lei non lo avrebbe mai degnato di uno sguardo. In fondo cosa potevano mai avere in comune? Immerso nei suoi pensieri Berto stava però rischiando di lasciarsela sfuggire per sempre e sapeva che se ne sarebbe pentito per tutta la vita, perché nessun'altra gli avrebbe mai rubato il cuore così come aveva fatto lei. D'un tratto la paura di perderla superò i suoi dubbi e si decise a dirle qualcosa. Approfittando di un momento di distrazione della signora Baldarena, intenta a rimproverare un giovanotto troppo avventato, le lasciò un bigliettino nella mano, dove le diceva di aspettarlo tra dieci minuti lungo l'argine del Po. Col cuore in gola Alina finse di incamminarsi verso casa; svoltato l'angolo lei ed Eva si salutarono. Corse all'argine del Po e si mise ad aspettare Berto. Nell'attesa mille domande affollavano la sua mente; mille pensieri e mille parole dette sul conto di Berto le passarono davanti: "Non é un ragazzo affidabile"; "Si dice che abbia messo incinta una ragazza e poi non l'abbia nemmeno sposata"; "Vuole vivere di musica, ma é assolutamente impensabile, non manterrà mai una famiglia"; "Io non l'ho mai visto nemmeno una volta in Chiesa, gira voce che sia agnostico": Poi d'improvviso smise di pensare. Udì una dolce musica avvicinarsi sempre di più, seguita da un ritornello "Sei più bella del sole, più dolce della primavera. Quindi mi vuoi con te stasera?". Non aveva più dubbi: quel ragazzo tanto misterioso, ma allo stesso tempo tanto sensibile era l'uomo della sua vita e fu così che quella notte, tra le barche, lungo l'argine del Po, lui l'amò. Tornarono entrambi a casa felici più che mai. Nel cuore di Berto si fece strada quello che inizialmente era solo un pensiero, ma che ora era diventato certezza; l'indomani si sarebbe recato alla Chiesa che frequentava la famiglia di Alina e avrebbe chiesto a suo padre la sua mano. |
Post n°1 pubblicato il 08 Marzo 2014 da fashionalix
Tanto tempo fa, ai tempi degli dei dell'antica Grecia, nacque Elena: la ragazza prescelta per riportare pace ed armonia tra il mondo dei mortali e quello degli dei. Per evitarle qualsiasi tipo di pressione i suoi genitori decisero di tenere la ragazza all'oscuro di tutto, finché la ragazza non sarebbe stata pronta a compiere la sua missione. Fin dai primi anni dalla sua nascita la Grecia conobbe un periodo di convivenza pacifica con gli abitanti dell'Olimpo ed anche molti si domandavano il perché nessuno, nemmeno astronomi e scienziati, riuscivano a spiegarselo; perfino nel mondo degli dei vi fu una tregua, dovuta alla bambina. Gli anni passarono veloci ed Elena compì 18 anni: da quel giorno avrebbe dovuto iniziare il compito per cui era venuta al mondo. Tuttavia non tutti gli dei si sentivano emozionati all'arrivo di questo momento: Ade, il dio degli inferi, odiava l'idea di vivere in pace con tutta l'umanità, temeva che questo lo avrebbe reso inutile: se gli dei erano in pace con i mortali allora non c'era motivo che venissero puniti con la morte. Decise allora di architettare un piano che avrebbe cambiato le carte in tavola. Quella notte s'impossessò delle menti e dei corpi dei suoi familiari, che la condussero nell'arena del villaggio. La ragazza spaventata non riusciva a capire, ma quando vide il dio Ade con le frecce avvelenate del suo arco puntate contro di lei. Così cercò di scappare arrampicandosi per gli spalti dell'arena, ma proprio quando pensava di essersi messa in salvo sua sorella, sotto il potere di Ade, richiamò l'attenzione del dio, che scoccò senza esitazione le frecce. Per miracolo Elena riuscì ad evitarle e scappò nei campi nel tentativo di salvarsi. Si ritrovò nel cuore della notte tra campi e case di contadini, che sentendo dei rumori temettero si trattasse di ladri. Ancora una volta la ragazza dovette fuggire per salvarsi la vita, finché sul fare del giorno raggiunse una stradina isolata tra i prati; lì si abbandonò ad un sonno profondo. Quando aprì gli occhi si trovò davanti l'uomo più bello che avesse mai visto e stava guardando proprio lei. Improvvisamente si ricordò di tutto quello che era successo la sera prima e si spaventò. Il ragazzo, Febo, la rassicurò dicendole che era stato mandato dagli dei apposta per proteggerla, visto l'importante compito che le era stato affidato. I due passarono insieme 10 mesi, durante i quali si allenarono per sconfiggere Ade e si innamorarono perdutamente, dopodiché tornarono in città per combattere e portare la pace tra i mortali e gli dei. Quella sera la battaglia fu durissima e i più catastrofici eventi si abbatterono sulla terra durante il combattimento: terremoti, inondazioni, incendi. Tutti credettero e temettero che la fine del mondo fosse vicina. All'alba ci fu un lampo abbagliante di luce, seguito da un forte boato: Elena aveva vinto, Ade era sconfitto. Elena avevo sconfitto la morte. Da quel momento in poi non vi fu più alcun conflitto tra il mondo degli dei e quello dei mortali. Tutti vissero in pace. Elena e Febo si sposarono e poco dopo arrivò Sebastianos, il loro primo figlio. Ne vennero in seguito non so quanti altri. |
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