La parola "Padre" è una bella parola per indicare Dio. Ma se prendiamo alla lettera tale parola molti diranno: <<ma che padre è se permette tanta sofferenza?>>. Dio è un mistero! Sconosciuto, incomprensibile, al di là della nostra mente e delle nostre parole. Immaginiamo che un uomo nato cieco si metta a chiedere in giro cosa sia questo colore verde di cui tutti parlano. Impossibile a descriverglielo! Forse chiederà:<<E' freddo o caldo? Grande o piccolo? Ruvido o morbido?>>. E' ugualmente impossibile! Il povero uomo formula le sue domande in base alle sue esperienze limitate. Ma supponiamo che un musicista gli dica:<<Ti spiego io com'è il colore verde: il verde è come la musica>>. Un giorno, l'uomo, recupera la vista e il musicista gli chiede:<<Hai visto il colore verde?>>. Lui risponde:<<No>>. Sapete perchè? L'uomo cercava la musica! Era così legato all'idea di musica che, pur vedendo il colore verde, non lo poteva riconoscere.In Oriente si racconta la storia di un pesciolino nell'oceano. Qualcuno dice al pesce:<<Oh! Quanto è immenso l'oceano. E' sconfinato, meraviglioso!>>. E il pesce, nuotando a destra e a sinistra, ribatte:<< Dov'è l'oceano?>>. <<Ci sei dentro>>. Ma l'unica cosa che trova è acqua! Lui non può riconoscere l'oceano. E' attaccato alla parola. Non capita anche a noi lo stesso? Forse Dio sta guardando il nostro volto, mentre noi, prigionieri delle nostre idee, non lo riconosciamo? Sarebbe tragico! Il silenzio è il primo passo per arrivare a Dio e comprende che le idee su Dio sono tutte inadeguate. Lunapiena_75
DIO: piccole gocce di saggezza!
La parola "Padre" è una bella parola per indicare Dio. Ma se prendiamo alla lettera tale parola molti diranno: <<ma che padre è se permette tanta sofferenza?>>. Dio è un mistero! Sconosciuto, incomprensibile, al di là della nostra mente e delle nostre parole. Immaginiamo che un uomo nato cieco si metta a chiedere in giro cosa sia questo colore verde di cui tutti parlano. Impossibile a descriverglielo! Forse chiederà:<<E' freddo o caldo? Grande o piccolo? Ruvido o morbido?>>. E' ugualmente impossibile! Il povero uomo formula le sue domande in base alle sue esperienze limitate. Ma supponiamo che un musicista gli dica:<<Ti spiego io com'è il colore verde: il verde è come la musica>>. Un giorno, l'uomo, recupera la vista e il musicista gli chiede:<<Hai visto il colore verde?>>. Lui risponde:<<No>>. Sapete perchè? L'uomo cercava la musica! Era così legato all'idea di musica che, pur vedendo il colore verde, non lo poteva riconoscere.In Oriente si racconta la storia di un pesciolino nell'oceano. Qualcuno dice al pesce:<<Oh! Quanto è immenso l'oceano. E' sconfinato, meraviglioso!>>. E il pesce, nuotando a destra e a sinistra, ribatte:<< Dov'è l'oceano?>>. <<Ci sei dentro>>. Ma l'unica cosa che trova è acqua! Lui non può riconoscere l'oceano. E' attaccato alla parola. Non capita anche a noi lo stesso? Forse Dio sta guardando il nostro volto, mentre noi, prigionieri delle nostre idee, non lo riconosciamo? Sarebbe tragico! Il silenzio è il primo passo per arrivare a Dio e comprende che le idee su Dio sono tutte inadeguate. Lunapiena_75