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Creato da: iskra1974 il 21/04/2012
Opinioni, Recensioni, Idee, e Campanili

 

 

I sequestratori amati dai demagoghi

Post n°10 pubblicato il 05 Maggio 2012 da iskra1974
 

 

ll sequestratore viene arrestatoIn un paese normale le tassazioni costituiscono il gettito pubblico per il pagamento delle spese necessarie per garantire i servizi alla collettività.. siano esse strade, scuole, ospedali, infrastrutture ed altro.


In un paese normale l'atto di requisire con la forza, e con le armi, liberi cittadini, nell'espletamento delle attività lavorative, si chiama "sequestro di persona".


Ma questo paese non è normale.


Un comico che non vuole andare a zelig, perchè non si diverte più, sta affermando, nelle piazze italiane, che è invece doveroso NON pagarle .. le tasse, anzi.. è quasi meritorio.


La lega Nord propone la disobbedienza (in)civile, attraverso i rappresentatnti amministrativi (i sindaci delle valli sperdute di qualche anfratto orobico) che, invece, sarebbero TENUTI a rispettare la legge costituzionale, per mandato elettivo.. Conseguentemente, questi rappresentanti, eletti dal popolo italiano, attuano un'azione eversiva, nella quasi indifferenza di tutti gli organi d'informazione!


Gli italiani hanno, da sempre, il vizio di non ascriversi mai responsabilità oggettive per i fatti sociali, che determinano conseguenze regressive sul loro stile di vita. Ma quando, in tempo di vacche (semi) grasse acquistavano allegramente abitazioni, mutuando il 120% (!!!) del costo complessivo dell'immobile, erano contenti e soddisfatti e si consideravono MOLTO furbi... magari concordavano pure il tasso variabile! (siamo o non siamo, per l'appunto, il popolo dei furbi?)... Oggi piangono perchè non vogliono l'IMU! Ma questa imposta sopperisce, evidentemente, all'inconsulta abolizione dell'ICI, operata dal disastroso governo peronista di Berlusconi.


Non si vuole pagare l'IMU? Nessuno vi ha costretto a comprare casa, cari signori !.. ci sono gli affitti.. ma quando organizzazioni serie e combattive, come il SUNIA, si spendevano, e io le supportavo in tutti i modi, sul territorio.. alcuni di questi proprietari (ipotetici, dato che il vero proprietario è sempre la banca, fino all'estinzione del mutuo) facevano spallucce e risolini... chi stava in affitto era uno sfigato!


Non si è data forza alla lotta per reintrodurre l'equo canone e i bonus per la detassazione degli affitti.. ora quelli che ridevano piangono! Chi ha fatto l'imprenditore piange ... ma quanti di loro sono in crisi per scelte conservative, per non avere intrapreso percorsi di innovazione tecnologica e di diversificazione delle proprie attività ?


Non si vuole nascondere, da questa tribuna, l'esistenza di una crisi epocale, sistemica, e che cambierà definitivamente il nostro modo di essere all'interno di una certa scacchiera .. quella occidentale.. ma le azioni demagogiche che incentivano ad azioni eversive e criminali sono da condannare, in toto, e, direi, anche, che devono essere represse in modo più forte di quanto stia facendo il governo.


Sequestrare il dipendente pubblico, che non ha mai avuto sogni di gloria, e si accontenta di uno stipendio medio, perchè il TUO sogno di ricchezza, data da un'attività imprenditoriale, è svanito... è un atto che mi induce sdegno e rabbia...


E' il segno di un paese incivile in cui si sorpassa sulla corsia di emergenza e poi non si vuole pagare la multa .. solo in Italia siamo ostaggi.. purtroppo anche fisiscamente, negli ultimi tempi... dei furbetti del quartierino...


Non accettate mai come giustificata un'azione violenta, indipendentemente dalle motivazioni che ad essa si possono attribuire... la via maestra è sempre quella più tortuosa, ed impegnativa, delle idee e della dialettica...


Quando si adottano buone idee, e le si comunicano in modo chiaro e diretto, i demagoghi tornano a zelig.


Luca Pastura

 

 
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Convergenze parallele e distruttive di un altro primo maggio

Post n°9 pubblicato il 02 Maggio 2012 da iskra1974
 

 

primo maggio?Le bandiere rosse di lotta comunista hanno sfilato, oggi, lungo una Genova assonnata e piovosa. Non siamo nel tardo ottocento. Il calendario segna impietoso il giorno e l'anno: primo maggio duemiladodici.

 

La dimensione del lavoro è stata rappresentata, in Genova, da un ologramma di organizzazione politica. Il partito scienza, che, orfano di Cervetto, getta in campo una formazione imbottita di vegliardi, mezzi sordi e mezzi ciechi, e giovani, ma proprio zueni, come si dice dalle nostre parti (mi permetterete, una volta tanto, il riflesso dialettale).

 

Un movimento che dichiara di entrare nella lotta, solo in un ipotetico e futuribile istante, in cui le lotte mature (già mature) richiederanno la luce del "partito guida".. lotta comunista appunto.

 

Basterebbe questo per chiudere i discorsi. 

 

L'impostazione libresca (o meglio pigro-libresca) del marxismo erige icone su dimensioni (il lavoro) rendendole un fine statuario della conservazione positiva dell'umanità proletaria.. Un fine da difendere, costi quello che costi.

 

Come già espressi, in altri documenti, la dimensione di analisi del reale, che Marx ha posto nelle ore di lavoro necessarie per determinare il valore d'uso delle merci, è sublimata nella specializzazione delle caratteristiche operative della manodopera (di qualsiasi tipo: manuale o impiegatizia).

 

Risulta, conseguentemente, evidente, seguendo questa impostazione che la divinità deve essere sapientemente nutrita, e i sacerdoti del sistema si prestano al giuoco, dandole in pasto i giovani fanciulli.. con assurdi richiami alla diversificazione delle scolarità.. ecco quindi i periti, gli agrari, i liceali, ecc.

 

Per concludere nel pubblico laureificio delle intelligenze. C'è chi si scopre medico, chi architteto, chi ingegnere ecc. e questo, magari, per avere seguito qualche emozione, il riflesso di un consiglio materno o del primo amico, incontrato per strada.

 

Ecco che il totem si impossessa delle proprie vittime ancor prima che queste abbiano superato l'asticella della operatività, cioè l'impiegabilità alla dipendendenze di qualcuno. La macchina padronale si mette in moto con un certo anticipo, ma il potenziale salariato in pectore non ha anticorpi.

 

Nessuno tranne me vi dice di sfuggire la specializzazione accademica, perchè essa genera le condizioni della ricattabilità e della alienazione indotta.

 

Il danno che la deprecabile pletora di radicali, sindacalisti e trozco-operaisti produce di anno in anno è confrontabile con l'effettiva espropriazione dei capitalisti a danno del lavoro. Forse è quasi peggiore perchè è simile al fuoco che, dalle retrovie, trapassa la schiena del soldato in prima linea.

 

La ricerca di nuove definizioni del reale, sperimentata, in passato, ma superata e, violentemente, disattesa dai cattivi mestri, professorini rossi, comprati dal sistema, deve essere immediatamente ripresa.

 

In questo senso il marxismo va superato, per il bene dell'umanità.

 

 

Luca Pastura

 

 
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I cani di Ferrara mentre la gente muore

Post n°8 pubblicato il 01 Maggio 2012 da iskra1974
 

Va tutto bene! Stiamo talmente bene che la tutela dei cani (DOVEROSA) diviene l'argomento di prima serata del grande giornalista Giuliano Ferrara... nessuna parola sulla strage che la crisi economica ha prodotto finora, in termini di suicidi, disperazione e azzeramento dello stato sociale... Complimenti a mamma RAI

Luca Pastura

 
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Per una nuova informatizzazione del territorio

Post n°7 pubblicato il 30 Aprile 2012 da iskra1974
 

Si parla tanto di proposte concrete. Eccone una seria, innovativa e concreta.. Purtroppo non abbiamo altre dimensioni che quella di questo blog, per dare voce alla medesima. Mi auguro, tuttavia, che gli elettori l'apprezzino e supportino la mia candidatura al comune di Genova.

Luca Pastura

 
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Lavoro Totemico

Post n°5 pubblicato il 23 Aprile 2012 da iskra1974
 

 

 

Bisogna immaginare una realtà in cui siano le necessità collettive, depurate dal concetto di domanda, concetto drogato dall'esigenza di indurre il bisogno al consumo delle merci, ad essere chiarite, puntualizzate, condivise e soddisfatte. La soddisfazione delle necessità è data dai processi di trasformazione e di distribuzione. Il fine consiste nel ridurre al minimo la richiesta di tempo necessario per l'espletamento di questi processi, slegando definitamente la necessità da soddisfare dal significato metafisico ed etico dell'atto che le concretizza.

 

Alla fine anche chi non lavora mangia!

 

 
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Riflessioni sulla Gronda

Post n°4 pubblicato il 22 Aprile 2012 da iskra1974
 

 
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La lega si slega

Post n°3 pubblicato il 22 Aprile 2012 da iskra1974
 

Quello che serve agli italiani, e complessivamente a tutto il popolo occidentale, è sempre stato un grande specchio su cui deformare il reale e costruire gli spazi del fantasmatico irrealizzabile.

 

Umberto Bossi elemento nodale della continuità ha traghettato gli illusi dalle fole rivoluzionarie del comunismo rosso italico alle grida secessioniste.. Stranamente in entrambi i contesti storici la somma era zero. In altri termini il potere produce modelli di distrazione di massa che coinvolgono le masse in processi di dispersione della coscienza collettiva e li conducono verso strade irrealizzabili.

 

A pensarci bene la via italiana al comunismo, di berlingueriana memoria, in un mondo bloccato da Yalta e l'ipotesi preservante del localismo armato, dello pseudo identitarismo, in un periodo di globalizzazione speculativa, sembrano lucidamente forze centrifughe dell'energia collettiva delle masse.

 

Centrifughe rispetto al potere reale, ma costruite appositamente da quel potere che desidera la mano libera sui processi essenziali. Fondalmente il potere indica una strada che allontana dal cuore dei processi realmente possibili e realmente condizionanti la vita materiale degli uomini. A questo si da il nome di contraddizione del sistema.

 

Oggi la Lega Nord inizia a non servire più al sistema e la magistratura, braccio armato del potere, è lo strumento di pulizia etnica degli ultimi avamposti. La caduta di Bossi è un'ulteriore riposizionarsi di un capitalismo che da globalizzante diviene eterodosso e recessivo.

 

I tanti ingenui che oggi si sbranano tra Maroni, Mauro, e altri piccoli gangli della macchina padana, non si accorgono che presto torneranno ad esaltare nuovi idoli, con la stessa facilità con la quale sono passati dalle feste dell'unità col pugno alzato, alle ampolle varie ed eventuali...

Luca Pastura.

 
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Due parole su di me

Post n°2 pubblicato il 21 Aprile 2012 da iskra1974
 

Un giovane trentasettenne, nato e ostinatamente radicato in Genova.

Una vita spesa negli studi e nella ricerca di una dimensione speculativa che mi permettesse di incidere nel reale per modificarlo, per abbattere quelle incrostazioni che si contrappongono alla mia visione di una democrazia diretta partecipata.

Una laurea tecnica, in ingegneria chimica, con il massimo dei voti.

Un premio letterario conseguito a diciotto anni, una serie di pubblicazioni, a cercare un percorso di sviluppo coerente della mia coscienza neo marxista-enverista-popperiana.

Un lavoro nel settore della consulenza aziendale per la reingegnerizzazione dei processi aziendali, che mi porta, sovente lontano da Genova, e paradossalmente mi avvicina a lei, perchè consente di analizzare per contrasto le differenze, le lacune, le grandi potenzialità di una dimensione magnifica, schiacciata tra mare e montagna, rispetto a terre desolanti di sola pietra, di nebbia e spazi di desolante alienazione.

La voglia di entrare nell'agone, per dire la mia, in un partito di frontiera e territorio, quale l'Italia dei Valori. Concorrere alle elezioni comunali, in una fase storica, per i destini di questa nazione, e di un intero modello occidentale, è doveroso per chi non vuole sfuggire, in primo luogo, a se stesso, e, quindi, a mio figlio, e, infine, alle generazioni future, che si guardano intorno, e si ritrovano spaesate, costrette ad un'emigrazione e all'impotenza.

La lotta non trova qui un punto di inizio, ma la conferma e, semmai, il rinfocolare della tensione che mi ha mosso verso l'impegno pubblico sin da ragazzo.

Genovesi, ancora una volta, mi trovate in piedi!

Vogliate usare questo blog per confrontarvi, per esprimere le vostre attese, insomma, come un laboratorio condiviso di idealità e proposte.

Come al solito, io ci sarò.


Luca Pastura

Candidato alle elezioni comunali, per la lista IDV

 

 
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