Luca Tedesco

Nelle urne livornesi ha vinto Kant


Alcuni avranno ravvisato nella débâcle del Pd in quella Livorno che diede i natali al Partito comunista d’Italia dei Bordiga, Gramsci, Terracini e Togliatti l’ennesima conferma della consunzione definitiva di culture politiche, legami comunitari, riti identitari e parole d’ordine portatrici di senso. Magari rammaricandosene.A noi piace pensare, invece, che i livornesi che nelle urne hanno rifiutato di dare il proprio voto al PCd’I-Pci-Pds-Ds-Pd (che governava la città ininterrottamente dal secondo dopoguerra) non lo abbiano fatto per spregio nei confronti dei Padri della Patria, del nonno o bisnonno partigiano, di Bella Ciao o della Costituzione più bella del mondo, ma perché, seppure inconsapevolmente, hanno dato alla domanda su cosa sia l’illuminismo la stessa risposta che diede Immanuel Kant nel 1874.In quell’anno, infatti, il filosofo tedesco nel suo Beantwortung der Frage: Was ist Aufklärung? (per l’appunto Risposta alla domanda: che cos’è l’Illuminismo?) così scriveva:l’illuminismo è l’uscita dell’uomo da uno stato di minorità il quale è da imputare a lui stesso. Minorità è l’incapacità di servirsi del proprio intelletto senza la guida di un altro. Imputabile a sé stessi è questa minorità se la causa di essa non dipende da difetto di intelligenza, ma dalla mancanza di decisione e del coraggio di servirsi del proprio intelletto senza esser guidati da un altro. […] E’ tanto comodo essere minorenni! Se ho un libro che pensa per me, un direttore spirituale che ha coscienza per me, un medico che decide per me sulla dieta che mi conviene, ecc., io non ho più bisogno di darmi pensiero per me. Purché io sia in grado di pagare, non ho bisogno di pensare: altri si assumeranno per me questa noiosa occupazione. A far sì che la stragrande maggioranza degli uomini (e con essi tutto il bel sesso) ritenga il passaggio allo stato di maggiorità, oltreché difficile, anche molto pericoloso, provvedono già quei tutori che si sono assunti con tanta benevolenza l’alta sorveglianza sopra costoro. Dopo averli in un primo tempo instupiditi come fossero animali domestici e aver accuratamente impedito che queste pacifiche creature osassero muovere un passo fuori del girello da bambini in cui le hanno imprigionate, in un secondo tempo mostrano ad esse il pericolo che le minaccia qualora tentassero di camminare da sole. Ora questo pericolo non è poi così grande come loro si fa credere, poiché a prezzo di qualche caduta essi alla fine imparerebbero a camminare: ma un esempio di questo genere rende comunque paurosi e di solito distoglie la gente da ogni ulteriore tentativo. È dunque difficile per ogni singolo uomo districarsi dalla minorità che per lui è diventata pressoché una seconda natura. E’ giunto perfino ad amarla, e attualmente è davvero incapace di servirsi del suo proprio intelletto, non essendogli mai stato consentito di metterlo alla prova. Regole e formule, questi strumenti meccanici di un uso razionale o piuttosto di un abuso delle sue disposizioni naturali, sono ceppi di una eterna minorità […].Luca Tedesco