Luce di Dio

E' TEMPO DI QUARESIMA..


Io sudai freddo, sudai Sangue nel giardino degli Olivi perché dinnanzi a Me si svolgeva tutta la storia dell'umanità, una storia di sofferenze, d'iniquità, di dolore, di mancanza d'amore verso Me e verso gli altri. Vedevo, come sapete, passare davanti a Me quegli occhi e quei volti di quei figli che avrei perduto per la loro ostinazione. Vedevo il Mio Sangue reso vano per la loro salvezza, per la salvezza di questi figli, ma il motivo per cui Io dissi al Padre: "Padre allontana da Me questo calice, ma non sia fatta la Mia ma la Tua Volontà", non fu come si crede comunemente, per la paura ed il timore di ciò che avrei sofferto: la flagellazione, la coronazione di spine, la crocifissione, l'agonia, la sete, l'abbandono dei Miei apostoli e discepoli, ma fu perché sulle Mie Spalle piombò in un sol colpo, tutta l'iniquità del mondo intero, tutta l'iniquità passata, presente e futura ... ed Io l'Immacolato, il Puro, non potevo, non volevo accettare questo obbrobrio sulle Mie Spalle, non perché non volessi redimerne, ma soltanto perché non volevo essere iniquo. Avrei voluto redimere, soffrire fino allo spasimo, fino ai limiti della resistenza umana, ma rimanere puro, perché ero puro, perché ero il Figlio di Dio, perché ero l'Immacolato, ma sentire sulle Mie Carni il puzzo del peccato, sentire sulle Mie Carni la viscida lussuria, l’adulterio, il crudele omicidio, l'orribile tirannia, la mancanza d'Amore, Io che ero l'Amore, Mi rendeva folle di dolore. Le Mie Parole non erano un rifiuto alla sofferenza ma erano una dolente richiesta al Padre di non farMi essere l'Uomo iniquo, perché Io fui l'Uomo iniquo in quel momento perché presi su di Me tutti i vs. peccati. E questo che Mi tormentava, è questo che Mi angustiava che Mi faceva rabbrividire: il peccato, il vs. peccato. Io che ero venuto sulla terra con l'amore Mio e del Padre, Io che ero venuto sulla terra per insegnarvi ad amare, per insegnarvi ad essere veri degni figli di Dio, Io che ero venuto sulla terra per dare misericordia, per insegnarvi a darvi misericordia.... Io dovevo divenire peccatore e peccatore per eccellenza perché tutti i vs. peccati Mi assalivano come un'orda affamata di lupi. Fu questo che Mi fece, per un attimo, soggiacere sotto il peso del peccato, del vs. peccato e Mi fece tremare e chiedere al Padre di non essere l'Uomo "Iniquo" che Lui stava abbandonando. Avrei voluto soffrire di più ma soffrire da Immacolato... ma Dio, ma Gesù doveva, doveva assumersi i peccati degli altri e prenderli sulla Sua Carne. Un attimo di vuoto, di sbandamento, un attimo di paura e poi Io l'Immacolato, piegai il Capo e la Fronte prendendo su di Me i vs. peccati ed in quell'istante Mi sentii schiacciato, Mi sentii avvolto, Mi sentii straziato dal peccato che Io non avevo mai condiviso come Uomo nel Mio soggiorno sulla terra. Ma il Padre al chinar del Mio Capo Mi consolò mandandoMi un angelo, un angelo che Mi dette forza. Lui non poteva, non poteva proferire Parola al Figlio Suo, Lui non poteva volgere lo Sguardo direttamente al Figlio Suo perché intriso di peccato. Il Mio Cuore sofferente che risollevato appena appena affrontò anche questa tortura spirituale che fu la più dura, la più dolorosa, la più straziante. Pensate figli Miei quando un peccato vi tocca come deve rabbrividire il Mio Cuore, perché ha subito e lo conosce non perché fatto ma perché subito. Pensate figli Miei come deve rabbrividire il Mio Cuore vedendo le vs. membra intrise di fuliggine infernale! Pensate, pensate solo a questo e capirete come il vs. Gesù che tanto vi ama e vi ha amato per sollevarvi dalle vs. mancanze, per diradare quella nebbia oscura si è fatto avvolgere, ha permesso che fosse avvolto da questa caligine per essere Lui, voi. E Lui in voi, Lui per voi ha riscattato quel peccato, quei peccati dell'umanità intera. Fu il dolore di essere l'iniquo che per un attimo Mi prostrò e Mi fece chiedere al Padre di allontanare non il calice. Ma .... l'ho bevuto fine alla fine ... fino alla feccia ... per voi... anime Mie. È brutto il peccato, è doloroso il peccare. Il peccato. È estenuante il sopportarlo ma Io l'ho sopportato.... per voi. E l'Immacolato, il Puro, il Santo, Dio divenne "l'iniquo" per salvare voi. In Nome di questo grande sacrificio, il più grande che Io abbia potuto sopportare su questa misera terra, crescete .... correggetevi, miglioratevi, rendetevi puri. Solo così quelle gocce amare del calice prenderanno piano piano sapore e non saranno più tanto fiele, come furono. Vi benedico, vi benedico tutte anime Mie. Siete Mie, siete partoriti dal Mio Cuore, dal Mio Animo, dalle Mie Membra, dalla Mia sofferenza. Vi ho partorito due volte: nella creazione e nella redenzione. Vi benedico nel Nome della S.S. ma Trinità ed in Nome di quell'Amore che Io vi ho dato e che bramo ricevere. Vi benedico nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.