Luce di Dio

Il dono dell’eucarestia è il dono di DIO fatto All’uomo


   Giorno felice per l’uomo che accoglie il volere dell’ALTISSIMO, colui che sa dirigere la sua vita nella volontà divina.Pace alla chiesa pace  a voi che oggi vi riunite alla mensa del vostro SIGNORE, l’albero della conoscenza divina si apre a voi nella misura che voi aprite il vostro cuore alla conoscenza e il vostro aprirvi è al mistero  DIO che  è racchiuso dentro l’uomo e che si completa con l’uomo ecco perché nell’Eucarestia Io mi sono fatto carne  in un pane perché l’uomo introducendo dentro di se la particola assume nella pienezza la mia dimensione e questa condizione non è stata voluta a caso, questa condizione è la conoscenza che si apriva alla dimensione dell’uomo, IO conoscenza della carne perfetta svelavo all’uomo imperfetto la sua vera condizione e  quel:  fate questo in memoria di ME,pronunciato durante la cena santa era proprio il concentrato della rivelazione, e  tutto ciò non può essere solo un   ricordo, perché    in quel momento che presentavo all’uomo questa rivelazione IO gli stavo svelando che nel momento in  cui essi avrebbero assunto quella particola  divenivano parte del  mistero di DIO perché IO dentro di loro  aprivo la conoscenza, perché era per loro quello che stavo facendo , era per loro  quel dono dell’Eucarestia.. Il dono dell’eucarestia è il dono di DIO fatto All’uomo, In questo momento la profanazione dell’Ostia è il primo obiettivo del male e  se questo era  fatto nascostamente nelle loro messe nere oggi egli vuole uscire allo scoperto portando il popolo cristiano a non rispettare più quella presenza viva in quel pane, per cui  dire che vi è solo una presenza spirituale significa annullare la potenza della mia verità e la capacità che l’uomo può avere nel suo credo di entrare nella sua conoscenza. Si perché ognuno ha un modo suo di  entrare nel suo mistero, perché DIO si presenta all’uomo  per quello  che egli crede, se è superficiale allora superficiale sarà anche la sua conoscenza che finisce nel momento in cui egli prende il mio corpo senza un credo, senza capire che è dentro di lui che io vivo,  mi faccio carne e vivo in lui per aprigli  la sua conoscenza.Come può l’uomo arrivare a possedere la sua verità se lui la rigetta?,  si figli quello che l’uomo compie  nei gesti che IO ho Lasciato come fondamento non sono mai gesti senza senso, anche il ricordare la  settimana santa non può essere una cosa superficiale anche presenziare al rito del giovedì santo non può essere vissuto con quella leggerezza che oggi fanno la maggioranza dei cristiani, e dico   con mio  grande dolore che la maggioranza dei sacerdoti   non vivono più la grandezza della loro missione in terra.Oggi  si celebra la giornata del sacerdozio,  la grandezza della missione di chi chiamato come gli apostoli   hanno ricevuto nelle loro mani quel mandato di trasformare quel pane nel mio corpo, questo non è più sentito da loro, essi  in questo giorno ricevono il crisma che è l’olio che li conferma sacerdoti, la messa carismatica è prettamente sacerdotale per ricordare quello che IO nel cenacolo ha voluto portare ai miei apostoliUn momento di intima unione con coloro che mi ero scelto per iniziare questa ascesa verso la conoscenza della perfezione.Io ho voluto celebrare la pasqua solo con loro,  una manifestazione di una predilezione che  affermava quel sigillo che Io avevo posto dentro di loro, perché in quel momento stavo dando il mandato sacerdotale che si sarebbe tramandato nei secoli.Un gesto molto importante, perché era il Padre Mio che stava stabilendo in loro quel mandato,io stavo aprendo le porte per ricondurre l’uomo al Padre,e il padre in Me suggellava quel patto che attraverso la loro carne poteva cosi continuare la redenzione fino al compimento di tutto.L’apostolo in quel momento in cui veniva suggellato in questo patto incarnava me nel compimento della salvezza,un dono altissimo perché Dio ha sempre deposto nelle mani dell’uomo la sua continuità, già dopo la creazione il Padre affida all’uomo tutto. lo mette al centro della sua stessa vita, cosi in Me mette di nuovo al centro l’uomo affinché potesse completare ciò che io non avevo fatto.Grandezza sublime che l’uomo non capisce,grandezza di un Dio che si nasconde nell’uomo per elevarlo. Io ho dato il mio mandato ai miei di continuare nella loro carne quello che si doveva ancora redimere, per questo quel riunire gli apostoli fu un fatto sacro,perché in quel momento io in loro vedevo la storia della chiesa di coloro che avrebbero davvero sacrificato la loro vita per portare all’uomo la conoscenza della resurrezione,dell’uomo glorificato che ha vinto la morte.La resurrezione non deve essere un fatto che riguarda ME, la resurrezione riguarda l’uomo, io ho iniziato un cammino, l’uomo nel suo credo lo terminava perché da uomo imperfetto l’uomo arriva a sconfiggere in se stesso la macchia del peccato e morendo all’uomo vecchio risorge  all’uomo nuovo.La buona novella è proprio questa, non un racconto di un ricordo, ma l’attuazione in voi della verità che vi fa uomini nuovi, nuovi cristi con il corpo glorioso.In quel cenacolo gli apostoli hanno cominciato ad aprirsi alla conoscenza che io portavo dentro di loro che poi si e concretizzata   nel momento della discesa dello  spirito che ha manifestato quella conoscenza,ha rivelato nella chiarezza quello che era la loro conoscenza, infatti è scritto:e si aprirono loro gli occhi e compresero tutto.Questo aprirsi gli occhi ha un significato profondo, perché si aprono gli occhi solo se si guarda quello che si mostra davanti, lo spirito mostrò loro quello che era la loro vera vita, e quello che dovevano continuare a compiere, perché essi erano i primi ma poi vi dovevano essere altri che nel nome di cristo compivano la redenzione.Il sacerdozio non e fine a se stesso,come non lo e’ stata la Mia crocifissione,io ho aperto le mie braccia all’uomo da salvare,cosi il sacerdote deve operare per la salvezza degli altri,il suo mandato non finisce solo sull’altare,egli continua con la sua vita perché sono io in loro.Questo sentimento di donazione io l’ho espresso proprio con la lavanda dei piedi,questo piegarmi per lavare i piedi, che era un gesto che facevano solo i servi,  significava che l’uomo deve sentire quel suo mandato,deve sentire quella piccolezza deve essere disposto a donarsi,non deve annullare dentro di se quella donazione e lo deve fare ricordando che nel momento che egli risponde alla chiamata incarna me stesso e continua nella sua carne la redenzione.Ecco perché tutto deve essere capito,perché la missione non è un’onorificenza o un diversivo,la missione è l’atto supremo dell’uomo che prende su di se il mandato di Cristo. Io ho fondato la chiesa non per un potere temporale ma tramite i chiamati si doveva portare l’uomo alla riscoperta di se stesso. Ecco che cosa ha fatto il male, annullare ogni sacralità,annullare il senso delle cose di Dio,annullare Me nell’uomo.Ecco perché Io vi chiedo di capire quello che voi andate a fare NEL PRENDERE L Mio Corpo,  Io rinnovo in voi il mio patto eterno, io dono a voi quel mandato che vi fa dispensatori della vita e ogni volta che voi incontrate gli altri voi  donate me e Io in questa vostra donazione posso aprire in loro ogni porta del cuore, per evidenziare quello che è la realtà divina.Fate tutto con molta responsabilità  e scoprite quello che lo spirito dona a voi,perchè grandi meraviglie saranno compiute nel nome del DIO VERO,DEL DIO ONNIPOTENTE CHE IN ME REALIZZA TUTTO IN VOI.Questa è la mia BENEDIZIONE..E SU DI VOI DISCENDA COPIOSA OGNI GRAZIA,COSI SIA…AMEN AMEN..