Lucedoriente

Femminicidio, ruoli e "maschi per obbligo"


Il femminicidio è un fenomeno sociale in forte aumento.Per femminicidio non si intende solo l'omicidio di persone di sesso femminile in cui la donna viene uccisa in quanto donna (i dati parlano di 439 vittime negli ultimi tre anni solo in Italia). Il termine include la violenza fisica, psicologica, economica, istituzionale e normativa che le donne subiscono in quanto donne, perché non rispettano il ruolo sociale imposto loro da una società patriarcale.Ma sebbene rifiutare il proprio ruolo sociale per una donna può essere molto più pericoloso, il maschio non è esente da imposizioni più o meno violente di una cultura maschilista che tende a soffocare la sua sensibilità e ad annientare la sua verà identità.Dedicato a tutte le donne vittime della violenza maschilee a tutti i "maschi per obbligo" che non hanno paura di piangeree che hanno il coraggio di rifiutare la società patriarcale e il ruolo che impone loro."Avrei avuto bisogno che mi si aprisse un poco il cammino, invece tu me lo nascondevi, sia pure con la buona intenzione di farmene imboccare un altro. Ma io per quest'altro non ero adatto. Tu mi incoraggiavi, ad esempio, quando facevo bene il saluto e marciavo a tempo, ma io non ero un futuro soldato; oppure quando mi riusciva di mangiar forte e bere birra e di ripetere le tue frasi predilette e canzoni che non capivo. Ma nulla di tutto questo apparteneva al mio futuro", dice Kafka in Lettera al padre. E' la citazione che apre il capitolo "Il Re è stanco",  in "MASCHIO PER OBBLIGO", scritto da Carla Ravaioli nei primi anni 70 e ancora fortemente attuale, che nel capitolo "Copulo ergo sum" sostiene che:"...adolescente o giovane ancora sessualmente inesperto, indotto a cercare suggerimenti… il maschio si imbatte in un’immagine di se stesso datagli per ottimale e in un tipo di rapporto prospettatogli come naturale con la donna, che tendono a smontare, disorientare, bloccare definitivamente ogni tentativo di diversa lettura e verifica del sesso, ad attutire la sua sensibilità, a modificarne ogni impulso a ricercare modi e comportamenti suoi, spontaneamente costruiti sulla sua vera identità. Sempre supponendo che a simili impulsi e sensibilità siano avanzati spazio nel tempo che precede l’adolescenza; che le viscere onnivore della cultura non lo abbiano già prima completamente assimilato e inglobato.”...
Come sarebbe il maschio se potesse crescere libero da condizionamenti? E come sarebbe la donna, libera di esprimere se stessa?Ci sarebbero meno maschi violenti e più donne col coraggio di confessare che la porta non c'entrava niente? 
Ed ecco un bellissimo link sulla violenza maschile, i ruoli e il "maschio per obbligo" Scritto da un maschio, per obbligo, si direbbe.http://www.libreriadelledonne.it/news/articoli/Rep08309.htm