Lo Specchio di Ana

TENTACOLI

Dai tentacoli del cuore
immobilizzata,
debole nella mia fame.

T'inseguo tra i pensieri,

allucinazione
nella foschia della mente.

Dove sei
se non con me?

Cosa sono
se non con te?

STELLA DI NATALE

Fiocchi di Misericordia
sulle nostre vie

e tra le nubi una Stella
guida chi ha occhi per vedere,
passi diritti per seguirla

in tutti i fogli di un calendario
senza giorni rossi d'ipocrisia.

LI' TI AMO

Non ti trovo,

Bambino d'Oro,

nelle vetrine illuminate,

nel nodo di nastri colorati.

Non ti sento

nel sermone di un altare:

io t'incontro

nel silenzio di navate vuote

e lì ti amo,

nell'angolo tra Cielo e Terra

ch'è nascosto dentro all'anima.

Notte di San Silvestro

Inebriate volteggiano

le speranze

nei nostri calici

e salgono i sogni

tra le stelle

degli ultimi rintocchi.

Muoiono nell'oblio

le delusioni

calpestate dalla danza

nella notte in cui il passato

sposa il futuro

e un attimo ha sapore di eterno.

Segreti e Segreti

Parole senza voce

pesanti sull'anima

che sola siede

su un sospiro stanco.

Polvere d'arcobaleno

dal cielo delle emozioni

al geloso scrigno

di perduti amanti.

La Musica del Silenzio

Melodia

unisce corpo e cuore

sotto il canto del pensiero.

Sinfonia

di tiepido respiro

sulla pelle della sera.

Ora un sospiro,

lieve un sussurro...

Canta il silenzio

la pura passione,

il suo crescendo d'emozione.

Il mio mare

Fermo l'anima silenziosa
in ascolto del canto

d'onde malinconiche.

Riflessi del passato
si muovono in una danza

salata di dolore.

Ad ogni incontro
ancora e ancora
sei immensa lacrima.

Donne Invisibili

Paura
imprigiona il respiro
in gabbia d'occhi,
voce, mani
padroni del destino.

Vergogna
subdola s'insinua,
veste d'omertà la prigionia.

“Prostrati al tuo dio,
misera, meschina!
Taci!
Tua la colpa!
Tua la pena!”

Sanguina la dignità;
in catene di follia
l'anima trema

e freme,

prega, aspetta
la Fine.

MALINCONIA

Nel lamento del vento

smarrito tra le vie

d'Autunno stanco di tornare,

come in funebre canto,

si cela una nota già udita

nelle sere figlie d' inerte tempo,

sommessa compagna del mio scontento.

Perle

Perle su pelle

perse senza filo

scendono il sentiero

del sensuale desio.

*

Perle ribelli

scivolano al prato

del dolce peccato

nella donna celato.

Sogno Sfumato

Tolgo lo smalto

dell'ultima Estate;

taglio i capelli

di un sogno sfumato.

Dentro lo specchio

la mia sconfitta

sono le rughe

che non hai baciato.

GENERAZIONI

Saremo memoria

scolpita nel marmo

dell'esistenza;

partenza nei fazzoletti

dell'ultimo ritorno.

*

Saremo fotografie

sul fondo del tempo:

rarefatti sorrisi

in perpetuo vivere

e morire.

*

Saremo capoversi

di pagine da scrivere

nel sangue che le riempirà.

Inverno d'anima

L'eco di sogni,

d'ancestrali desideri

vibra nel vento

di un Autunno nascente.

Nel panorama che appassisce

la minaccia d'Inverno infinito:

tramonti gelidi e precoci,

inutili notti abbracciate a me sola.

E tiepido l'inchiostro

dall'anima scorre.

ANIMA FLEBILE

Dissolta nell'arancio

di mattine e sere,

polvere di vento

nell'abisso del tempo

Perduta.

Sfumata nel soffio

di un giorno

segnato con graffi

al cielo

per sempre.

Dispersa tra cose

che mi posseggono,

ore che consumano...

anima flebile.

LADRO IL TUO ODORE

"Scialle sulle nude spalle,
la mano tua scivola su me
e labbra vive
vibrano musica d'ardore.

Ladro il tuo odore
nudo di profumi
i sensi mi ruba,
di desiderio m'inebria.

Braccia intrecciate,
si rincorrono i sospiri:
noi due insoddisfatti

del tempo che ci divora,
della nostra fame
ancora e ancora..."

With Donatella Camatta

CANTO

Il cinguettio dei miei boschi

rompe il frastuono di pensieri

pesanti fino a sfinire questo giorno.

Canto di Paradiso perduto

che mi chiude in una parentesi

dissetante di rugiada,

profumata di pace.

Temporale d'Aprile

Sotto gemme d'acqua

si bagna la Primavera,

l'attesa

del sole che asciuga

di passione.

Domenica

Sanguina solitudine

questa Domenica

prigioniera

di nude verità.

Sommersa

dalle frustrazioni

aspetto che il tempo

mi passi attraverso

indolore

e mi porti fuori

da me.

Vedessi quante capriole

Vedessi quante capriole

d'energia sottovuoto

nell'anima disegnano spirali

di immagini e parole.

Giorni in scatola sigillati

tra gli amplessi di onde in tempesta,

sul fondo li ha buttati

beffardo il Caso.

Sapessi quanto sale

sulla pelle

tra linee scolpite amaramente,

ricordo del pianto seccato dal tempo.

L'aborto di un divenire.

La penna incerta

tratteggia nuovi schizzi.

La impugno tra dita rabbiose;

certe notti stanca la lascio cadere

sulla polvere della storia.

Nebbia

Pudica figlia del Cielo

come velo leggero

copri nudi alberi

e colli muti.

Fermi il vento

del nostro correre

in un tempo sospeso

tra il perduto e l'atteso.

Vesti del silenzio

rubato all'Aldilà

gli umani rumori

per svelare i sussurri

di fragili cuori.