LA LUCE DOPO IL BUIO

Post N° 533


 Il cuore è vita ma è anche saggezza con umiltà Il cuore è vita perché la dona e per chi la dona ,  ma è anche saggezza .. solo se tu saprai essere umile. Un giorno un bimbo,mentre giocava, decise di allontanarsi dalla sua casa.All’inizio non ebbe paura : i fiori variopinti, le farfalle, gli insetti, il sentiero che costeggiava il vicino fiume..tutto lo attraeva. Il bimbo camminava ed in questo incidere, percosse km e km. Non sentiva alcuna fatica : tutto quello che lo circondava era bello, profumato, nuovo. Ma la cosa più bella, che non aveva capito ancora, era una soddisfazione nuova,  perché sconosciuta….la libertà.I ciottoli disseminati tutt’attorno erano levigati.Gli alberi di colore ceruleo, proiettavano strane ombre tutt’attorno. Le ginestre emanavano un odore pungente che mescolato a quello del gelsomino selvatico, lo inebriavano. Una farfalla gialla con strani cerchietti neri sulla coda con lunghe antenne .. si posava ora su di un fiore ..ora su di un altro. Le cicale gracchiavano impazzite. In questo contesto ..un grande assente : l’uomo. Non si vedevano le sue case, le sue strade, le sue macchine. Tutto attorno c’era silenzio. Suoni melodiosi riecheggiavano nelle sue orecchie.Si fece sera, il bimbo si sedette su di una roccia. Era stanco, aveva bisogno di dormire. No .. non era spaventato, aveva bisogno solo di dormire. Dopo poco .. chiuse gli occhi e si addormentò.Il bimbo quella notte sognò.Si trovava al di sopra di una profonda fenditura che tagliava in due il sottostante terreno.Da un lato alla sua destra, una cascata di acqua limpida.Alla sua sinistra, una seconda cascata di acqua marrone ..piena di terra e fango .. crespa.Al di sopra della fessura una piccola testa umana di colore grigio, con gli occhi chiusi, pareva che stesse dormendo. L’espressione di quel volto non era né triste .. né felice. Era messa lì sopra come in attesa. Nel frattempo le due cascate, che si opponevano l’una all’altra, continuavano a riversare le loro diverse acque dentro tale spaccatura.Il bimbo si svegliò, un usignolo si era posato sulla sua manina.Si stropicciò gli occhi.Diresse il suo sguardo verso la palla di fuoco che stava per illuminare il nuovo giorno.Ebbe una visione  : “ una nube avvolse il sole e dalla nuvola uscirono delle rondine” dopo poco vide un uomo biondo giovane e sorridente. Lo riconobbe .. era l’uomo del sogno della notte precedente, solo che si era svegliato, era sereno ed il suo grande sorriso illuminava tutta attorno lui”.Provò un grande calore ed un brivido lo percosse dalla nuca ai piedi .. gioì teneramente : suo padre era tornato, non sarebbe rimasto più solo, mai più.