LA LUCE DOPO IL BUIO

Post N° 566


 Il Seguace"Io amo, vivo ed ancora amo" esclamò il Seguace fanatico, accecato dal desiderio del Maestro e della Verità, null'altro vedendo che quanto gli stava sotto gli occhi.Portava i paraocchi di ogni fanatica avventura divina.Soltanto una lunga e stretta galleria era sua dimora e luogo della sua alta condotta. Non vedeva altro che lo spazio davanti a sé. Il suo sguardo non spaziava, né vette, né abissi, né ampiezze. Aveva una sola via.La seguiva da solo o trascinando chi gli chiedeva il cammino.Una visione si spostava con lui, assumendo forme diverse; e ciascuna era il simbolo dei suoi sogni più arditi, la vetta del suo desiderio.Correva nella galleria per raggiungere ciò che gli stava innanzi. Poche cose vedeva, e una sola alla volta: una persona, una verità, un libro sacro o un immagine del suo Dio, una brama, un sogno, ma uno soltanto!Talvolta le sue braccia circondavano la visione, ma non stringevano nulla. Talvolta raggiungeva la persona amata, ma invece della bellezza intravista la trovava simile a lui. E continuava. Stanco della ricerca; pronto a cercare ancora.La luce che filtrava dall'apertura impallidì. Sembrò chiudersi un imposta. La visione si spense. Il seguace incespicò nel buio. La vita finiva ed il mondo del pensiero era perduto…Sembrava sospeso. E così rimase senza nulla sotto, né sopra, né davanti, né dietro. Nulla più esisteva per lui.Dalla profondità del Tempio del suo Cuore udì una Parola. Diceva chiara e con forza:"Guarda, nel profondo, da ogni parte. La Luce è ovunque, nel tuo cuore, in Me, in tutto ciò che respira, in tutto ciò che è. Distruggi la tua galleria, che per tanto tempo hai costruito. Sii libero, a custodia del mondo."Il Seguace rispose:"Come farò a demolire la galleria? Come troverò la via?"Non ebbe risposta…Nelle tenebre un altro pellegrino, brancolando, l'incontrò."Guida me e gli altri alla luce" gridò.Il Seguace non trovò parola, né Giuda, né formule di verità, né forme o cerimonie.Scoprì di essere una guida e trascinò gli altri verso la luce, la Luce che splendeva ovunque.Lottò con tutte le forze per avanzare. Le sue mani sorreggevano altri, e per amor loro nascose la sua vergogna, la paura , lo scoraggiamento e la disperazione.Disse parole di certezza, di fede nella vita, nella Luce, in Dio, nell'Amore e nella Compassione…La galleria scomparve. Non s'accorse di perderla. Sulla scena del mondo stava con molti attori come lui, nella grande Luce del giorno.Lontana si profilava un alta montagna azzurra e dalla sua vetta una voce disse:"Vieni, sali sulla vetta a impararvi l'invocazione del Salvatore"Il seguace, divenuto una guida, tese ogni energia per quel Grande Compito. E ancora prosegue…   fonte: http://lucideimaestri.supereva.it