LA LUCE DOPO IL BUIO

Post N° 590


 Fiaba: Le principesse del prato Le principesse del pratodi don Ezio Del Favero Tanti anni fa, proprio all'i­nizio del mondo, l'ape e la mosca erano sorelle, figlie della stessa madre. La mamma insegnava loro i segreti del prato, le tecniche per scegliere i fiori più belli e succhiarne il polline. L'ape era molto obbe­diente, servizievole, sempre attenta a non recare dispiaceri alla madre. La mosca, invece, un po'ribelle, capricciosa e volubile, era subito pronta a fare solo quello che voleva lei. Un giorno, mentre andavano in cerca di fiori, la mosca disse alla sorella: «Che noia! Che stress! Sono stufa di fare tutti i giorni le stesse cose, di vedere sempre i soliti fiori e sentire ogni giorno gli stessi profumi... Basta, me ne vado! Voglio assa­porare qualcosa di più forte, fare nuove espe­rienze!». Poco distante c'erano dei porci che se ne stavano beati, immersi nel fango e nello sterco. «Questo sì che è un profumo nuovo e forte!», si disse la mosca tuffandosi dentro quel paciugo. Così ognuna andò perla propria strada. Col tempo, l'ape divenne l'incontestabile regina dei fiori e del miele... e la mosca l'indiscutibile "principessa" del letame.(Leggenda dell'Etiopia)***Voler fare nuove esperienze è giusto, perché indica curiosità, elasticità, rifiuto degli stereotipi e dei luoghi comuni. Non sarebbe giusto, però, voler fare tutte le esperienze, a qualsiasi prezzo, a costo della perdita del rispetto di sé e degli altri.