DAL LIBRO LA STIMA DI SE’ DI PIETRO LOMBARDO Ho navigato, viaggiato, bussato, soffertoPianto e pregato tra colline d’amarezza,prati brulicati dall’aridita’,mari agitati dal vento della rabbia,mattini confusi da foschi pensieri,spiagge deserte di conchiglie e di gabbiani in volo,per poi fermarmi esaustoe scoprire che tutto cio’ di cui avevo bisognoera di spogliarmi d’ogni pesante armaturanella nudita’ di un’aurorache non offende, ma che sa svelare,con dolcezza e tenerezza,la RAGGIANTE LUCE del semplice ESSERE ME STESSO!E improvvisamente ho percepito lo scorrereDi una linfa vitale che rigeneravaOgni angolo e fessura delle MIE FERITE.Ho avvertito che la mia missioneSta nella realizzazione del “mio essere PERSONA UNICA E IRRIPETIBILE”PREZIOSO FRAMMENTOAppartenente al mosaicoDella umanita’ intera
Post N° 1032
DAL LIBRO LA STIMA DI SE’ DI PIETRO LOMBARDO Ho navigato, viaggiato, bussato, soffertoPianto e pregato tra colline d’amarezza,prati brulicati dall’aridita’,mari agitati dal vento della rabbia,mattini confusi da foschi pensieri,spiagge deserte di conchiglie e di gabbiani in volo,per poi fermarmi esaustoe scoprire che tutto cio’ di cui avevo bisognoera di spogliarmi d’ogni pesante armaturanella nudita’ di un’aurorache non offende, ma che sa svelare,con dolcezza e tenerezza,la RAGGIANTE LUCE del semplice ESSERE ME STESSO!E improvvisamente ho percepito lo scorrereDi una linfa vitale che rigeneravaOgni angolo e fessura delle MIE FERITE.Ho avvertito che la mia missioneSta nella realizzazione del “mio essere PERSONA UNICA E IRRIPETIBILE”PREZIOSO FRAMMENTOAppartenente al mosaicoDella umanita’ intera