LA LUCE DOPO IL BUIO

Post N° 5464


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Introduzione a Un Corso in Miracoli® Le parole che seguono, prese dall’introduzione del Testo di Un corso in miracoli, sono probabilmente le parole più citate del Corso. Esse riassumono l’essenza di questo lavoro profondo e hanno delle implicazioni che, per la maggior parte della gente, non sono affatto evidenti ad una prima lettura. Il corso non si prefigge di insegnare il significato dell'amore, poiché esso trascende ciò  che può  essere insegnato. Si prefigge, tuttavia, di  eliminare i blocchi verso la consapevolezza della presenza dell'amore, che è la tua eredità naturale. L'opposto dell'amore è la paura, ma ciò  che tutto abbraccia non può  avere opposti. Questo corso può  quindi essere così  riassunto: Nulla di ciò che è reale può essere minacciato. Nulla di irreale esiste.In questo si trova la pace di Dio.                                                          
Quante volte ti è capitato di rimandare a domani la felicità?Eppure il tuo cuore può cominciare già oggi a provare gioia, soddisfazione, serenità, ed anche il tuo sguardo può diventare capace di vedere lo splendore del momento che stai vivendo, senza dover aspettare domani.La strada maestra è indicata in queste pagine quotidiane d'ispirazione, raccolte in 18 anni di conferenze rivolte a persone in ricerca spirituale di ogni cultura e religione, in Oriente e Occidente.Sono pensieri emplici e concreti per ogni giorno, capaci di rilevare la ricchezza speciale che ha in sé ogni istante della vita: autentiche perle di inestimabile saggezza                                                        
“…e venne chiamata due cuori” (titolo originale “Mutant message down under”) è un libro scritto da Marlo Morgan e pubblicato nel 1994. L’autrice americana ha studiato medicina ed è impegnata attivamente nel campo della prevenzione sanitaria. La vicenda è autobiografica, nel senso che l’autrice ha voluto mettere per iscritto una storia realmente accadutale qualche anno fa e pubblicarne il messaggio che ha ricavato da questa unica (è proprio il caso di dirlo) esperienza.La vicenda inizia quando una mattina, la protagonista viene accompagnata ad un raduno tribale di aborigeni, dove avrebbe dovuto fare il suo discorso di ringraziamento e abbuffarsi di cibarie. Ancora era all’oscuro di quello che realmente l’avrebbe aspettata. La jeep che l’avrebbe trasportata a destinazione, però, la conduce attraverso il deserto in un luogo in cui non avrebbe mai immaginato di andare: nell’Outback, ovvero una parte del deserto australiano, abitato tuttora da aborigeni. La sorpresa, o meglio, lo shock è tale che l’autrice non ha neanche il coraggio di ribadire niente e ben presto si trova vestita con abiti tipici aborigeni e con tutti i suoi soldi, gioielli e abiti bruciati in un bel falò. Ma non finisce qui, perchè praticamente è obbligata, o meglio, lei non è che si ribella più di tanto, a seguire tutta la tribù nel cuore del deserto per una passeggiatina di tre mesi! A questo punto della storia, però, si ha un flash-back, in cui ci viene spiegato perché l’autrice si trova proprio nell’Outback. Innanzitutto, grazie al suo lavoro (qualcosa che concerne la medicina, credo), le è stata offerta l’opportunità di vivere per 5 anni in Australia. Ben presto, però, è stata colpita dall’opinione degli australiani sugli aborigeni, spesso discriminati. L’autrice si avvicina ad un gruppo di aborigeni e li introduce nel mondo del lavoro. Per questo la Morgan doveva partecipare a quell’incontro, per parlare dell’organizzazione che aveva creato e il suo successo che aveva ottenuto. Da qui, poi si passa alla camminata nel deserto, che Marlo non si aspettava potesse durare tanto.Il punto è che lei credesse che l’esperienza non durasse più di due giorni, dato che non avevano nè provviste di cibo né di acqua, solo che, ben presto, imparerà che la Vera Gente (così sono chiamati gli aborigeni) si procura il cibo di volta in volta, cacciando le cose più inimmaginabili: serpenti, scarafaggi, formiche. Viene chiamata Mutante, per sottolineare la capacità di mutare, appunto, di aprirsi a qualcosa di completamente diverso da quello che viveva quotidianamente. Si accorge, man mano che i giorni passano, che il legame che la lega alla Vera Gente è molto forte e che la loro tribù era molto ben organizzata, ognuno aveva un proprio compito, scandito anche dai nomi che i membri decidevano di darsi: Guaritrice, Anziano, Donna dello Spirito, Fabbricatore di Utensili sono solo alcuni degli stravaganti nomi che troviamo in questo libro. Per di più, avanzando nella lettura, si vengono a scoprire alcune cose molto interessanti del modo di vivere della Vera Gente, come ad esempio il fatto che ogni membro della tribù può cambiare fino ad 8 nomi, in base al momento della sua maturazione. Infatti, gli aborigeni non sono soliti festeggiare i compleanni, ma festeggiano solamente quando una persona del gruppo diventa matura. Non c’è nessun significato a festeggiare il passare del tempo. Altra curiosità è il fatto che queste persone siano capaci di comunicare tra loro con la telepatia (cosa tra l’altro sperimentata personalmente, ma non riuscita…) o di compiere dei veri e propri miracoli, come ad esempio la guarigione di un adulto del gruppo, che si era fratturato una caviglia. . Il titolo si ricollega al nome che viene affibbiato a Marlo una volta che il viaggio è stato completato: Due Cuori, uno da Mutante, uno aperto ad accogliere il messaggio della Vera Gente e a custodirlo per poterlo trasmettere, a sua volta, ad altri. Attraverso il viaggio nel deserto, Marlo ha percorso anche un viaggio di maturazione interiore, portando con sé ciò che gli aborigeni le hanno insegnato. Per questo motivo, una volta tornata alla normalità, ha deciso di tenere alcune conferenze per diffondere la volontà della Vera Gente: scomparire per sempre da questo mondo, per rinascere “…senza l’ingombro dei corpi…” in un mondo migliore, perché quello attuale si sta distruggendo, piano piano, per opera dei Mutanti e della tecnologia.                                                     
Non possiamo nemmeno immaginare quali incredibili prodigi l’amore, la forza più potente del mondo, possa operare nella nostra vita, nella vita di chi ci sta intorno e nell’intera nostra realtà. Questo libro può portarci nel punto esatto in cui questa grande consapevolezza ci stimola all’azione, a cominciare un percorso che una volta iniziato ci porterà doni straordinari. Questo è il motivo per cui siamo su questa terra, per abbracciare il miracolo dell’amore e trasmetterlo agli altri. Il perdono e l’amore sono il messaggio semplice e chiaro che questo libro vuole trasmettere con parole delicate che non aggrediscono il lettore, ma che lo aiutano a risvegliarsi e ad aprirsi dolcemente. Biografia di Paul Ferrini: Paul Ferrini è autore di diversi libri che ci aiutano a guarire le ferite dell’inconscio e ad andare incontro a una spiritualità radicata nelle sfide                                                                                                                 
Un libro fonte di grande ispirazione che rappresenta uno stimolo ed un aiuto a percorrere il sentiero che porta alla parte più profonda di se stessi. Gli insegnamenti presentati sono stati ricevuti telepaticamente.Per oltre vent’anni, un’entità spirituale chiamata la Guida, ha trasmesso tramite Eva Pierrakos gli insegnamenti che sono alla base del Sentiero, un metodo completo di sviluppo, che affronta tutti gli aspetti dell’essere umano: il fisico, l’emotivo, il mentale e lo spirituale. Solo attraversando e trasformando i livelli della maschera, con le sue finzioni, e del sé inferiore, con le sue negatività, possiamo raggiungere il nucleo divino che è al centro del nostro essere, e nel quale troviamo felicità, sicurezza, saggezza                                                       
Le Porte Interiori Eileen Caddy
 AmritaL’autrice, una delle fondatrici della Comunità di Findhorn, è guidata da una voce interiore, fonte d’ispirazione per tutta la comunità. Gli insegnamenti ricevuti sono offerti sotto forma di “agenda” perenne, a sottolineare che vanno vissuti quotidianamente.                             
DescrizioneFuoco è il pensiero che brucia nella mente di Walter, un adolescente cresciuto tra i silenzi di una famiglia senza amore. Fuoco è la voce di Andrea, che per lui è ben più di un amico, è la sua voce interiore, la sua finestra sul mondo. Proprio questa amicizia dà a Walter il coraggio necessario per lasciare la piccola città dov'è nato, approdare a Roma e reinventarsi una vita. Terra è il suolo poco docile, quello della capitale, città caotica e complessa, angolo di un paradiso apparente, preludio di un vuoto dei corpi e dell'anima che è veramente difficile controllare. Vento è una lettera dell'amico-maestro che arriva dopo un'assenza di dieci anni. Si apre a Walter il percorso dell'amico sprofondato, scivolato dalle certezze cristalline