IL DIARIO DI FEDE.

IL SANTO DELLE MAMME E DELLE CULLE


San DOMENICO SAVIOadolescente. Scheda agiografica   In una vita molto semplice, Domenico ha realizzato in pochi anni l’esperienza di un cammino di santità, vero capolavoro dello Spirito e frutto del metodo educativo di san Giovanni Bosco.   Nacque a San Giovanni di Riva, presso Chieri (Torino) il 2 aprile 1842, in una famiglia povera di beni, ma ricca di fede. La sua fanciullezza fu segnata dall'evento della prima Comunione, ricca di fervore, a sette anni, e dal costante impegno nel compimento del dovere. A dodici anni l’evento decisivo: incontra Don Bosco, e viene accolto da lui, padre e guida sicura, a Valdocco per intraprendere gli studi secondari. Scoprendo allora gli orizzonti più alti della vita di figlio di Dio, in amicizia con Cristo e Maria, si lancia nell’avventura della santità, intesa come un donarsi totalmente a Dio per amore. Prega, studia con impegno, è il più amabile tra i compagni. Sensibilizzato all’ideale del Da mihi animas di Don Bosco, vuole salvare l’anima di tutti; dà inizio alla Compagnia dell’Immacolata, da cui usciranno anche i più validi collaboratori di Don Bosco.   Ammalatosi gravemente all’età di quindici anni, torna al paese di Mondonio (Asti) e vi muore serenamente il 9 marzo 1857, lieto di andare incontro al Signore. Pio XII lo ha proclamato santo il 12 giugno 1954. San Domenico Savio è l'angelo dei fanciulli, che egli protegge fin dal loro primo sbocciare alla vita. Per amo­re dei fanciulli, il Santo delle culle benedice anche le mamme nella loro difficile missione. Per ottenere la pro­tezione di Domenico Savio, le mamme, oltre all'uso di portare l'abitino del Santo, sottoscrivano e osservino quattro «Promesse». Le quattro Promesse non importano impegni nuovi: ri­cordano solo i doveri fondamentali dell'educazione cri­stiana: «Siccome è mio grave dovere educare cristianamen­te i figli, fin da questo momento li affido a San Domenico Savio, perché sia loro Angelo protettore per tutta la vita. Dal canto mio prometto: 1. d'insegnare loro ad amare Gesù e Maria con le preghiere giornaliere, con la partecipazione alla Messa festiva e con la frequenza ai Santi Sacramenti; 2. di difendere la loro purezza col tenerli lontani dal­le letture, dagli spettacoli e dalle compagnie cattive; 3. di curare la loro formazione religiosa con l'inse­gnamento del Catechismo; 4. di non ostacolare i disegni di Dio, qualora si sen­tissero chiamati al sacerdozio e alla vita religiosa»