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Cosa pensavano di noi


Nel 1912 la commissione del governo USA che si occupava dell'immigrazione nella sua annuale relazione così scriveva parlando degli italiani"Gli italiani sono gente difficile incline al furto e alla violenza, puzzano, per loro sembra che acqua e sapone non esistano infatti indossano gli stessi abiti per più giorni. Si agitano e urlano troppo, fanno troppi figli che poi lasciano per le strade a raccimolare denaro con qualsiasi espediente, sono ignoranti. Arrivano in due a chiedere in affitto una stanza con uso cucina e poi se ne trovano 6, 8, 12 persone che vivono tutti nella stessa stanza, hanno poca voglia di lavorare e non hanno rispetto per le regole del nostro paese. Invitiamo le nostre donne a stare alla larga dagli uomini taliani si è visto che gran parte degli stupri ai danni delle donne che rientrano a casa alla sera tardi dal lavoro è opera degli italiani."Confrontando queste dichiarazioni con quello che dicono o pensano gli italiani nulla è cambiato oggi come allora il diverso lo straniero quello che non si conosce genera paura il tutto poi rafforzato dalla crisi e le parole della politica che fanno nascere nella gente ignorante fobie e paure. Come si può dire di non volere un'Italia multietnica quando in realtà lo è già probabilmente il signor B non ha tempo di guardarsi intorno, gran parte dei miei amici ha contratto un matrimonio misto, come si devono sentire quei figli degli emigranti che da anni vivono in Italia e sono nati su quel suolo? cosa dobbiamo dire a loro che se ne devono andare? ma che nazione che popolo è quello che vuole questo! Vagabondando fra i blog ho letto in molti post definire noi che sosteniamo la line a della solidarietà come degli ipocriti e buonisti, mi dispiace deludervi io parlo per esperienza di vita, vivendo all'estero ogni volta che sento queste stupidaggini provo non solo vergogna ma molto disagio chi mi conosce sa che certe cose non le scivo per rendere " carino " il blog non è nel mio carattere. Cosa insegnamo ai nostri figli? i bambini pare non ascoltino le parole della tv invece immagazzinano ogni immagine e parola e piano piano elaborano le loro conclusioni.Qualche giorno fa mia figlia Alice mi ha fatto queste domande :" Mamma ma io sono italiana perchè sono nata in Italia? ma vivo in africa allora sono africana? o sono tutte e due? ma se è così mi lasciano entare in Italia? Le mie amiche Marta e Sofia che hanno il papà italiano e la mamma nigeriana e sono italiane, anche se hanno la pelle scura possono entare in Italia? però saranno tristi perchè la loro mamma che è più scura non potrà entrarci, io invece voglio che venga perchè le mie amiche del cuore non devono essere tristi e devono avere la mamma vicina come tutti i bambini.Condivido che in Italia non possiamo lasciare entrare tutti ci vogliono regole serie a regolare l'immigrazione regole da rispettare e chi non le rispetta va riportato indietro, quello che non condivido è far passare il reato di immigrazione è un modo per colpire solo i deboli troppo facile, bisognerebbe ivece incarcerare e buttare via la chiave quelle persone che organizzano gli sbarchi, le mafie che fanno guadagni sfuttando questo traffico. Ci vogliono gli accordi con le nazioni da dove partono queste barche perchè fermino questi scellerati ma usare un po di umanità nel rimpatriare i clandestini in fin dei conti sono persone e non criminali,