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Mail al Corriere della sera


Nelle pagine culturali del corriere della sera dell'undici gennaio ho letto un articolo sul razzismo latente in Italia, quel razzismo che ci rifiutiamo di chiamarlo tale fatto di battute pesanti, insinuazioni e preconcetti. Ho sentito il bisogno di rispondere perchè quando si tocca questo argomento mi infervoro parecchio, sarà che dopo aver vissuto venti anni della mia vita in Africa forse ho acquistato anch'io un po di colore forse pure io ho la pelle scura anche se a occhio non si vede forse lo sono dentro." Ho letto il suo articolo pubblicato sul Corriere della Sera e con mio grande rammarico condivido pienamente quanto lei sostiene e purtroppo è una grande delusione affermarlo. Si continua, noi gente comune, ma anche le istituzioni, a non ritenere razzismo gli insulti sui campi di calcio, i giochetti col fuoco ai danni di extracomunitari, i fatti di Rosarno. Ci raccontiamo una realtà, scusate il gioco di parole, che non è reale, forse ci vogliamo illudere che non sia vero, non vogliamo credere che noi italiani siamo razzisti, eppure lo siamo, eccome se lo siamo e anche i fatti storici lo dimostrano lo siamo sempre stati. Ho orrore e mi creda non è una frase di convenienza, ho orrore quando si usa la diversità; razza, colore, religione, per fare la battuta pesante. Io sono un'italiana che vive all'estero da venti anni, all'estero non per scelta ma per necessità, vivo in Africa, vivo in un mondo pieno di contraddizioni, diverso, all'opposto di quello che siamo abituati a vivere. Ho amici di ogni razza, cultura e religione; libanesi, indiani, israeliani, tedeschi, francesi, americani, cinesi, nigeriani.......i miei figli sono cresciuti in questo ambiente, hanno amici bianchi neri gialli, cristiani, ebrei, musulmani eppure queste diversità non sanno nemmeno cosa siano. Quando tornano in Italia talvolta con i loro amici si sentono a disagio in modo paricolare quando prendono in giro una persona "diversa", una volta mio figlio glielo ha fatto notare e per tutta risposta si è sentito dare dello sfigato perchè viveva in Africa in mezzo ai "negri".Questi sono i nostri figli, queste sono le nuove generazioni, un genitore ha un compito molto difficile, educare un figlio non è facile però un genitore su queste battute non può passarci sopra, signori miei non sono semplici battute, battute innocenti di ragazzini questo è un razzismo subdolo fatto di abitudine che però col passare del tempo diventa pericoloso. L'integrazione non è solo dare cibo acqua e coperte, l'integrazione va al di la della sfera materiale, integrazione è rispettare le proprie culture, la mia e la loro nel rispetto delle leggi del paese dove si vive, rispetto non è annullare l'altro, rispetto è capire le sue ragioni, il sio modo di vivere. Una società multirazziale è il dono più bello che possiamo fare ai nostri figli e io vivendo quaggiù glielo ho già fatto. Cosa manca a noi italiani è la cultura, cultura fatta di letture e studio documentazione......l'ignoranza è il fertilizzante che alimenta il razzismo. Nella nostra storia abbiamo passato periodi bui, ci siamo indignati, abbiamo pianto per i morti nei campi di sterminio, ma è servito tutto questo orrore? a quanto pare no, è mai possibile che l'uomo sia l'unico animale che non impara dai propri errori? tutto si ripete e si ripeterà all'infinito fino a quanto ci saremo anientati a vicenda. Nella giornata dedicata ai popoli il Cardinale di Milano Tettamanzi ha celebrato in Duomo una messa che ha indignato molti, è stata definita un grande circo, durante questa messa ogni straniero ha cantato e danzato per onorare Dio alla propria maniera, è stato quello del Cardinale un modo per dire no al razzismo e alla diseguaglianza. Cristiani.....ci definiamo paladini di Cristo senza nemmeno riflettere su una cosa Gesù oltre ad essere un extracomunitario ci ha dato un insegnamento che dopo duemila anni resta di grande attualità ma che nessuno di noi difensore del cristianesimo abbiamo mai messo in patica:il rispetto verso gli altri, verso i diversi indipendentemente dal colore della pelle, lingua o religione. ABBIAMO ANCORA MOLTO DA IMPARARE, LA STRADA PER DIVENTARE QUELLO CHE SOSTENIAMO DI ESSERE; CRISTIANI E' MOLTO LUNGA E LA META ANCORA NON SI VEDE.......