Il liceo scientifico

Questo tema mi sarà molto utile a scuola!!!


Nell'antichità, e soprattutto nel Medioevo, la società era impostata sul genere maschile. Desideri e aspirazioni delle donne potevano essere intuiti solo attraverso l'azione di tutela e di ordinamento esercitata da padri, mariti e fratelli che ne facevano spesso strumenti dei loro interessi. In epoca micenea la donna, seppur sottoposta alla tutela dell'uomo, ebbe relativa autonomia di movimento e di grande considerazione. Più dura fu la sua condizione nell'Atene classica: aveva scarse possibilità di movimento e se nubile doveva evitare certe stanze della casa paterna; la donna romana, pur sottoposta al marito, era più indipendente: aveva libera circolazione diurna, poteva avere cultura ed era spesso consigliera e confidente del marito, che era libero di ripudiarla quando lo volesse. Il cristianesimo non migliorò la condizione femminile, se non per il rifiuto del ripudio, e irrigidì i modelli del comportamento sessuale. Nel suo ambito s’impose, dal IV secolo, un nuovo modello di donna: la vergine. Nell'alto Medioevo la donna era sottoposta alla protezione e all'autorità del parente più vicino; il matrimonio era assimilato a una compravendita. Nel tardo Medioevo si trovarono donne sul trono di molte regioni europee e ciò contribuì a far cadere l'idea di una limitata capacità di agire delle donne, naturalmente solo nell'ambito ristretto dei ceti aristocratici. Le nubili ottennero progressivamente maggiore autonomia, potendo disporre più liberamente di ciò che possedevano; le vedove poterono esercitare la tutela sui figli minorenni. Le donne sposate, al contrario, rimasero sotto la tutela del marito. Nella prima età moderna si accentuò anche la diffidenza nei confronti del corpo, delle sue pericolose inclinazioni, delle sue molte debolezze, proprio mentre si diffondeva una cultura artistica che esaltava il bello anche nella figura umana e riscopriva il nudo. Con la Controriforma, nei paesi cattolici la via del convento divenne una scelta quasi obbligatoria per le donne che non si sposavano: ricca fu, di fatto, la partecipazione delle donne alla vita spirituale, numerosi e impressionanti gli esempi di devozione femminile. Alle laiche, per contro, fu precluso l'accesso alle scuole. Ma anche nei paesi protestanti erano previste forme di esclusione totale e di condanne violente per quelle che uscivano dalla norma: contro prostitute, streghe, criminali e rivoltose il potere si espresse con una severità fuori dal comune. La donna d’oggi veste i panni dei mestieri di quelli che fino a ieri erano visti come lavori prettamente maschili. Le troviamo a fianco degli uomini in politica, a capo delle imprese e oggi le troviamo anche in uno di quei campi che i più scettici pensano ancora sia solo una prerogativa degli uomini; infatti, oggi la donna veste anche le divise militari. Le rivoluzioni di ieri hanno fatto sì che la donna oggi trovasse una strada non del tutto in salita, anche se non tutte le donne sono libere, alcune sono legate dai loro uomini, altre da loro stesse e poi vi è chi non è libera per via della società. In conclusione, le donne adesso hanno trovato, in un certo senso, il modo di farsi rispettare, aumentando la loro cultura, il loro interesse per il lavoro e la loro indipendenza. Per questo, le donne non sono molto diverse dagli uomini, in quanto cambia solo l’aspetto fisico; ma hanno comunque i nostri stessi diritti e non possiamo permetterci di maltrattarle e di forzarle a fare qualcosa non adatto a loro.