Idealista pragmatico

Deontologia politica: lettera aperta a Massimo Romano.


 Esimio Dott. Romano (Candidato designato solo  dall'IDV a Sindaco di Campbasso)Le scrivo queste due righe da una pagina fredda di giornale giacché non la conosco di persona. Spero di poterla incontrare un giorno, sono tanti gli argomenti che mi piacerebbe condividere con lei, epperò c’è n’è uno in particolare che davvero non ne può più di attendere.E’ cosa nota che il sottoscritto non abbia ancora mandato alle stampe il cosiddetto Programma Elettorale. Egli è ancora impegnato nella strenua ricerca di dati, quantitativi e qualitativi, che gli consentano di riempire pagine e pagine di parole, pompose e demagogiche, e partecipare al galà del vorrei ma non posso. Eppure su un punto in particolare egli non ha avuto esitazioni: la questione morale, l’enunciazione di un nuovo Codice Deontologico riservato alla classe politica. Un argomento che a lei dovrebbe stare altrettanto a cuore, essendo la Sua compagna elettorale fondata sull’impiego smodato della parola “valori”.In una delle suddette norme si richiede che un candidato in corsa per una carica pubblica non debba altresì ricoprire nessuna altra funzione pubblica, elettiva e amministrativa, essendo uno degli obiettivi del decalogo proprio la soppressione di quelle competizioni elettorali tra abituali cocchi di partito, accessoriati di relativo paracadute salva lato-B di serie, che gli garantisce sempre e comunque un atterraggio sicuro su una confortevole poltrona.Lei è consigliere regionale e giustamente obietterà che si dimetterà in vista delle elezioni. Bravo, glie ne do atto e lo rispetto poiché finalmente qualcuno si comporta da persona d'onore. Ma, scusi l’impertinenza, se non viene eletto sindaco e si è dimesso da consigliere regionale, cosa ha intenzione di fare?Le dimissioni permanenti? Giammai! Sarebbe il colmo che uno eletto consigliere nel Consiglio della Regione Molise, che si è impegnato a rappresentare gli elettori dell'intera provincia di Campobasso per tutta la durata del mandato, d’improvviso si dimette e così facendo tradisce i sostenitori di tutta la provincia per accingersi a rappresentare i pochi residenti del Capoluogo! Verrebbe meno al suo impegno, suvvia…Allora io ritengo, caro Dott. Romano, che Lei seppur giovane si sta comportando esattamente come ogni politico navigato. Ha imparato in fretta: disposto a tutto pur di tirarsi in ballo. A mio modesto avviso le civili alternative sono due: o lei si dimette in via definitiva dalla carica di consigliere provinciale in vista della corsa a Palazzo S. Giorgio, oppure persevera nella sua permanenza alla Regione Molise impegnandosi, nel suo caso, a fare opposizione. Si badi, fare opposizione significa esserci, partecipare e dissentire, non è cosa da poco o da affrontare a cuor leggero, eppure dalle carte si evince che alla votazione dei due ultimi provvedimenti di peso, il PSR (Piano Sanitario Regionale) e il Riassetto delle Comunità Montane, Lei o era assente o si è astenuto. In definitiva Dott. Romano, più di ogni altro lei dovrebbe sapere che il popolo di centro-sinistra si conquista con i fatti e non con le chiacchiere e che il consenso andrebbe cercato con Primarie democratiche e non con la semplice benedizione del capo partito e dei suoi fidi consiglieri. Cambiare non significa solo nuove facce ma modo di far politica, avere coraggio di porsi da candidati diversi rispetto a quelli attuali. Non mi obietti che queste norme vanno applicate anche per gli altri e quindi tutti colpevoli nessuno colpevole, io non l'ho detto.CordialmenteIng. Luigi Di Nucci, candidato sindaco alle Primarie del PD