Arde l'aria nel camino
e danza ipnotico il fumo,
apre l'occhio la brace
mi osserva e sogghigna.
Le palpebre di cenere
socchiuse al tocco lieve
mostrano l'occhio acceso
che scruta l'anima.
Morbido il canto del vento
oltrepassa gli anfratti,
filtra la sua voce
la melodia nostalgica.
Tace nei ricordi l'emozione
ferma nell'ora passata
impressa ancora
sulla carne viva.
Mi percorre ancora
sui solchi ormai seccati
come un brivido sulla pelle
ricordo di un giorno passato.
Si assopisce il fuoco
celato nel suo grembo
il palpito muto,
svanisce temporaneo
sotto la patina grigia
del legno spento.
LuceDiCristallo@2015