La luna, il Mare

Scriverò....

Scriverò dei muri di fango eretti dalla paura,
calcinati dall'indifferenza,
resi lisci dalla solitudine..
scriverò di noi, piccole lucertole,
che ci aggrappiamo ad invisibili appigli,
alle minuscole impercettibili fessure..
saliamo, scendiamo, scavalchiamo le barriere
....

...incuranti di tesi tranelli
di crepe profonde come crateri..

aneliamo il precipizio
..la discesa profonda

ultima

sguardo rivolto al cielo
spiragli di luce
che salvifica l'anima

....

spirali di nulla
i nostri passi,
si intersecano in disegni
incomprensibili ad altri,
si confondono,
si aprono,
si allontanano,
si sovrappongono,
si avvicinano.

Diario piovoso

E dai... piove!? E piove come Dio comanda.. 
E dire che stamattina ero anche indeciso se mettere la giacca pesante per prendere lo scooter..
Dopo una notte di vento forte, stamattina il cielo era terso, quasi primavera, 15°...

Guardo fuori.. oggi abito scuro e camicia nera, molto dark, molto chic...
esco.. quasi caldo.. meglio cosi, tengo il giaccone appena allacciato,
compro il giornale dal mio fascistissimo giornalaio (molto dark, anzi nero e poco chic, anzi per niente) e vado in ufficio.
Con costernazione, piano piano vedo il cielo ingrigirsi...
ma niente nuvole nere che si addensano minacciose.. macchè..
semplicemente il cielo da azzurro è piano piano sfumato verso il grigio

Ero a pranzo verso le 13.30 poi sono tornato verso l'ufficio,
piccole gocce.. leggere.. ho fatto a tempo a mettere il naso al coperto
e  verso le 14... il diluvio....
anche ora piove, è già da due ore e mezza che non molla un momento...

penso con nostalgia al mio ombrello (nero, molto dark, molto chic) chiuso nella mia auto grigia (poco dark, discretamente chic, e asciutta sigh!)...

e guardo sconsolato il mio casco grigio con riga nera.. (non molto dark, ma abbastanza chic..)
basteranno a proteggermi dall'acqua, lui ed il parabrezza?

me l'auguro, non vorrei rientrare a casa molto bagnato, pochissimo chic....
e con il raffreddore....

Angeli imperfetti

..stavo entrando nel supermercato stamattina,
prendo il carrello, e mi avvicino all'ascensore e lo chiamo.
Nel frattempo, arriva un tizio.. anche lui con carrello, avrà più o meno la mia età, ma la sua espressione ne dimostrava il doppio.
mi fa: "mi da un passaggio?"
sorrido, e rispondo "volentieri".
vedo che rimane un po' sorpreso dalla mia risposta non standard (si, prego.. ecc.. ecc.).
si aprono le porte, entriamo e lui, nel frattempo che si chiudono le porte, con aria cinica e rassegnata, mi dice:
"sa perchè lei ha detto volentieri? perchè non costa nulla.. se le fosse costato non l'avrebbe fatto"
rimango un attimo dispiaciuto da quello che, a prima vista sembra un'apprezzamento negativo nei miei confronti (come fa a dirlo, neanche mi conosce?) e mi accorgo che la vita gli ha scavato dentro, e tanto...
rispondo, con un sorriso che mi è venuto spontaneo, di fronte a quella palese amarezza:
"non è vero.. tante cose non costano nulla, eppure non le diamo facilmente: ad esempio stamattina, ad un incrocio ho fatto passare, pur avendo la precedenza io, una persona in palese difficoltà, e mi ha ringraziato con la mano... dopo pochi istanti, a parti invertite, un'altra persona ha fatto di tutto per non farmi passare.. sa, a volte un sorriso non costa nulla, ma non lo diamo; un gesto di cortesia, non lo facciamo.. basta cosi poco.. per stare meglio e far stare meglio.."
tutto questo nei pochi secondi che l'ascensore ha impiegato per percorrere il suo tragitto.
si aprono le porte.. lui mi è davanti.. si gira, mi sorride, e mi cede il passo, lo ringrazio, e vado per la mia strada.

A volte noi stessi siamo angeli, con le nostre storie, i difetti, problemi..
Angeli imperfetti, a volte però sappiamo donare qualcosa, e non ci costa nulla, anzi... ci rende felici.

tracce

Tracce di pneumatici

dalla ghiaia all’asfalto,

bianco su nero…

sulla neve appena caduta,

nero su bianco…

li guardo come in negativo,

e non li distinguo più..

nero, bianco, bianco, nero..

perché penso a te?

Cosa c’è nel bianco, nel nero, da ricondurmi a te?

Positivo, negativo...

Non esisterebbe equilibrio se uno dei due prevalesse…

L’equilibrio è stasi, immobilità..

Oppure completezza, maturità?

Comincio a capire

l’ immobile apparenza

del vorticoso roteare di una trottola,

Quiete, moto..

Luce, buio..

Tu, io.. io, tu…

In quiete, aneliamo il movimento..

In movimento, cerchiamo la quiete..

Piano, si fa strada la comprensione..

Ombra confusa dietro un vetro appannato..

Chiaro, scuro…

Luce, ombra..

Tu sulla strada, ti avvicini…

Le linee bianche emergono dal nero della strada

che, nera, abbraccia le linee bianche..

Tu, io..

Io, tu…

Bianco e nero

Nero e bianco

… NOI

Mani come Carte