Luna Park Mentale

RAP, SARA RAP...


E' da un po' di tempo (da questo post, clic) che non sputtano parlo di Sara Tommasi. E siccome so che siete in pensiero per lei, provvedo immediatamente a ragguagliarvi su cosa stia facendo la nostra eroina laureatasi alla Bocconi ma specializzatasi alla succursale minore (la battuta funzionò così bene nell'altro post che ho deciso di riutilizzarla, non devo nemmeno pagarmi la siae).Dicevamo: l'avevamo lasciata a marzo intenta  a far convegni sul signoraggio bancario, ma in questi mesi s'è data molto da fare (in tutti i sensi): sostiene di essere stata costretta a girare un film porno sotto l'effetto di droghe, ma ha poi provato a rifarsi una verginità morale (per l'altra sappiate che per i miracoli ci stiamo attrezzando) facendo un viaggio a Medjugorie. Successivamente è stata (sempre secondo lei) rapita dagli alieni che le hanno impiantato un microchip e infine ha girato, sempre a sua insaputa, un altro film porno. Ma, in autunno, la svolta: Sara, stufa di questa vita dissoluta, decide di andare in clinica di riabilitazione e di farsi una nuova vita. Rilascia un' intervista strappamaroni strappalacrime a Simona Ventura in cui dichiara di essere cambiata e di volersi occupare di tematiche sociali ed a gennaio 2013 compare nientepocodimeno che in un video musicale del rapper Flycat, che canta un brano contro il signoraggio bancario. Brava Sara, così ti vogliamo: impegnata, cazzuta e convinta sostenitrice della lotta contro il sistema! Facci giungere chiaro il tuo messaggio di opposizione al marcio che ci circonda! Anzi, sai che ti dico? comincio a mettermi il passamontagna ed a preparare le molotov, se nel video del brano mi convinci andiamo a fare la rivoluzione!!!Ma guardiamolo questo video: In questi 4 minuti e passa di puro squallore Flycat (che altri non è che il cugino povero di Snoop Dog) sciorina rime improbabili (la metrica non sta insieme manco a tenerla su con la colla) su un tema al cui riguardo non sa una beata ceppa. Il tono è di quello incazzato, ma a guardarlo bene in faccia ha la stessa credibilità di Wanna Marchi. La Tommasi è sullo sfondo, convinta del suo ruolo come un bambino al primo giorno di asilo che si chiede come mai si trova in quel posto pieno di gente: fa finta (la Tommasi) di cantare in playback, ma riesce nella mirabile impresa di non riuscire a beccare il tempo di una sola parola. Muoversi allo stesso tempo della musica è un optional per lei, avrebbe bisogno di un'aggiustatina al pitch come si faceva coi vecchi giradischi. Ma il top viene raggiunto al minuto 3:14 circa, quando parte la "pausa" del brano: 30 secondi circa di sola parte strumentale del disco durante i quali la Sara si cimenta, con l'agilità di una lastra  di marmo di Carrara, in un balletto improponibile che somiglia a una danza del ventre fatta in preda alla diarrea. Il suo sguardo è totalmente assente, al suo confronto una triglia al forno è più espressiva. Il brano si chiude con Flycat che mostra il dito medio e se ne va infilandosi il cappuccio della felpa, mentre la Tommasi fa qualcosa di simile agli esercizi che si fanno quando si ha il torcicollo.Fine. Una roba di una tristezza assurda. 4 minuti e mezzo della mia vita buttati.  Povera Sara, e dire che ci aveva creduto, ci aveva messo il massimo impegno. Ma forse è meglio che torni a fare quello per cui ha un talento naturale.A sua insaputa...