Nell'appartamento di fianco al mio abita una bambina che, ogni domenica mattina, dalle 8 in poi, si esercita a suonare il piano. Purtroppo, anche se si applica con costanza da oltre 2 anni, ancora non ha imparato una mazza, quindi il risultato è più sgradevole che altro (anche perchè il signore il settimo giorno si riposò senza rotture di scatole, perchè io dovrei averne?). Le chiuderei volentieri la testa nella cassa armonica e abbasserei il coperchio di scatto, ma poi penso che quando ero piccolo io ero infinitamente peggio: prendevo tutte le pentole di casa e le poggiavo rovesciate su un tavolo usandole a mò di rullanti (e i coperchi a mò di piatti), prendevo una bacinella e la giravo usandola come grancassa, prendevo le cucchiaielle e le usavo come bacchette, suonando tutto st'ambaradan come fosse una batteria. Ma soprattutto prendevo un'infinità di cazziate perchè quello era considerato casino e non musica. Incompetenti. In fondo ero un bambino tranquillo, dedito alle attività preferite da tutti i più piccoli: scassinare il diario segreto di mia sorella maggiore, ricattarla se leggevo qualcosa di compromettente, impiccare i suoi pupazzi alla corda che si usa per aprire la tenda o dargli fuoco. Cose innocenti, insomma, in fondo non ho mai ucciso nessuno (ma ci è mancato poco, visto che mentre tentavo di dare fuoco a un pupazzo stavo incendiando casa...ma son dettagli). Come in ogni ambito sociale che si rispetti, però, anche in casa mia c'era un tutore dell'ordine: mia mamma. Che, anche se era (è) dotata di pazienza infinita, quando si incacchiava erano dolori. Era un motore a quattro tempi in piena regola: il primo stadio era la mano, il secondo la ciabatta, il terzo la cucchiaiella e il quarto il battipanni. Aveva però una particolare predilezione ed abilità per il lancio della ciabatta, un po' come la mamma del video sottostante (che anche se è in inglese si capisce lo stesso, tranquilli: dura poco più di un minuto ed è anche divertente, cosa volete di più dalla vita?)
MAZZ E PANELL FANN 'E FIGLIE BELL
Nell'appartamento di fianco al mio abita una bambina che, ogni domenica mattina, dalle 8 in poi, si esercita a suonare il piano. Purtroppo, anche se si applica con costanza da oltre 2 anni, ancora non ha imparato una mazza, quindi il risultato è più sgradevole che altro (anche perchè il signore il settimo giorno si riposò senza rotture di scatole, perchè io dovrei averne?). Le chiuderei volentieri la testa nella cassa armonica e abbasserei il coperchio di scatto, ma poi penso che quando ero piccolo io ero infinitamente peggio: prendevo tutte le pentole di casa e le poggiavo rovesciate su un tavolo usandole a mò di rullanti (e i coperchi a mò di piatti), prendevo una bacinella e la giravo usandola come grancassa, prendevo le cucchiaielle e le usavo come bacchette, suonando tutto st'ambaradan come fosse una batteria. Ma soprattutto prendevo un'infinità di cazziate perchè quello era considerato casino e non musica. Incompetenti. In fondo ero un bambino tranquillo, dedito alle attività preferite da tutti i più piccoli: scassinare il diario segreto di mia sorella maggiore, ricattarla se leggevo qualcosa di compromettente, impiccare i suoi pupazzi alla corda che si usa per aprire la tenda o dargli fuoco. Cose innocenti, insomma, in fondo non ho mai ucciso nessuno (ma ci è mancato poco, visto che mentre tentavo di dare fuoco a un pupazzo stavo incendiando casa...ma son dettagli). Come in ogni ambito sociale che si rispetti, però, anche in casa mia c'era un tutore dell'ordine: mia mamma. Che, anche se era (è) dotata di pazienza infinita, quando si incacchiava erano dolori. Era un motore a quattro tempi in piena regola: il primo stadio era la mano, il secondo la ciabatta, il terzo la cucchiaiella e il quarto il battipanni. Aveva però una particolare predilezione ed abilità per il lancio della ciabatta, un po' come la mamma del video sottostante (che anche se è in inglese si capisce lo stesso, tranquilli: dura poco più di un minuto ed è anche divertente, cosa volete di più dalla vita?)