Luna Park Mentale

CERTO CHE...


 
... non avete proprio un cazzo da fare, eh! Ci sono circa 300000 blog qui su Libbbbbbero e proprio quello senza alcun senso venite a leggere. 'Mmazza che gusti che ve ritrovate...Scherzi a parte, volevo innanzitutto ringraziare tutti voi che mi seguite più o meno assiduamente per avermi permesso di raggiungere questo piccolo (perchè c'è chi questi numeri li realizza in un anno; io ce ne ho messi quasi 5) grande (perchè per me sono comunque tante queste visite, considerando che non sempre ho tempo di stare dietro al blog) traguardo e cogliere l'occasione per fare un paio di riflessioni.Anche se da come è iniziato il post può sembrare l'esatto contrario, a me del numero di visite realizzate frega poco o nulla. Il vero motivo per cui sto sto scrivendo queste righe è che 100000 visite era, il giorno in cui aprì questo blog, "l'obiettivo finale". Essendo una persona che crede nei "cicli" e che per ogni cosa ci siano un tempo e uno spazio adatti, il 19 aprile del 2009 mi promisi che tale spazio e tale tempo si sarebbero esauriti al raggiungimento della più volte citata soglia; fatto questo avrei chiuso, e buonanotte ai suonatori. Può sembrare una stronzata, ma la ragione dietro questa scelta era il voler evitare di diventare ripetitivo; rischio più che reale per uno che scrittore non è, e che con le parole si arrangia. Già, le parole: a dispetto di quanto possa apparire dalla notevole lunghezza che spesso hanno i miei post, il sottoscritto non è per niente un chiacchierone nella vita di tutti i giorni. Mi sembra quindi strano essere riuscito a scrivere tanto nel corso di questi anni. Un grosso aiuto me l' ha dato il fatto che, per scelta "editoriale", non parlo praticamente mai di me: i post che scrivo sono o delle prese per i fondelli di vizi e virtù della varia umanità che mi circonda, o minchiate stratosferiche totalmente inventate di sana pianta. Scrivere questo tipo di post è per me una specie di "fuga dalla realtà", visto che per motivi lavorativi ho a che fare con numeri e computer, che non sono propriamente i migliori amici dell'uomo a livello di fantasia. Inoltre, cercare di strappare un sorriso a chi legge è terapeutico anche per me, anzi: spesso quelli che (almeno io) reputo i post più divertenti li ho scritti in momenti di totale scazzo. In questo blog cerco quindi di sfruttare una delle poche attitudini che ho: scrivere minchiate. E non m' importa che le leggano 2000 o 2 persone al giorno, come non m'importa delle classifiche per cui tanto si litiga in questo portale. I veri feedback per me sono altri, non dei numeri sterili. Ed è stato sempre così per me, anche nell'attività parallela a questa, che fino a poco tempo fa ho portato avanti, cioè suonare nei locali. Molti lo fanno solo per farsi notare, non avendo però alcun talento specifico. Non mi gratificava il riflettore puntato addosso, o la pagina facebook coi finti fan per fare vedere che sò bello, bravo e figo (anche perchè bello e figo non ci sono e non ci sarò mai; bravo forse si). Mi interessava chi veniva a farmi i complimenti per i dischi messi nella prima mezz'ora della serata, in cui potevo fare più di testa mia; dopo dovevo comunque adattarmi e mediare con le esigenze del pubblico, altrimenti la pagnotta a casa non la portavo, e al posto mio ci mettevano un altro più propenso a "vendersi". Ho smesso di lavorare nei locali anche per questo, perchè ero stanco dei compromessi. E il discorso di queste ultime righe è lo stesso che faccio per il blog: non m'interessa l'home page o la notorietà, mi gratificano i feedback dei pochi (ma ottimi) aficionados che mi seguono. E cerco di scrivere quello che mi piace, non faccio i post preconfezionati per finire in home. "Cerco", altra parola chiave: un'altra delle cose che tento di fare è non rimanere "incastrato nel personaggio": nel corso degli anni è accaduto che chi veniva qui si aspettasse di leggere qualcosa di divertente e, se non lo trovava, se ne andava. Ognuno è libero di fare quel che vuole, per carità, ma credo sia sbagliato etichettare qualcuno come "giullare" e poi evitarlo se mezza volta fa un qualche tentativo di discorso serio. Anche per questo, da quando ho riaperto a fine agosto dopo 2 mesi di inattività, ho cercato di alternare la tipologia di post, e devo ringraziare chi ha avuto la pazienza di leggere e di confrontarsi su ogni tipo di argomento. Il punto è quindi questo: tenere fede "al principio" e chiudere tutto, per evitare di essere ripetitivo ed annoiare, o continuare? perchè comunque, nel bene o nel male, a queste pagine sono affezionato e, come dicevo prima, le considero anche un'ottima "terapia" personale. Prometto che ci penso, ma se non mi vedete più scrivere il motivo è quello che avete avuto modo di comprendere in queste righe. Ciao a tutti. "vedi, un'attitudine è uno sguardo, un credola forza di essere se stessi di dire io c'eroconferirsi una credibilità, cercare il vero anche quando ti senti un vecchio mobile in un nuovo arredo...................fatico a vendermi al prezzo che valgoma contano più soldi o chi è venuto sotto il palco?davvero non lo so più, dimmelo tu!non l'hanno detto in radio tantomeno in tivùper questo mi rifugio in un mondo di cose mievedo, leggo e scrivo, ma uso solo parole mie" (Bassi Maestro - Spiegare un'attitudine)