Luna Park Mentale

IMPARA L'ARTE E METTILA DA PARTE 2: LA GIOCONDA


Torna a grande richiesta lo spazio culturale di questo blog che si occupa di analizzare, secondo una chiave di lettura alternativa, i più famosi dipinti del rinascimento italiano: la rubrica IMPARA L'ARTE E METTILA DA PARTE. Quest'oggi ci occuperemo del ritratto più celebre del mondo: la Gioconda. Numerose sono le ipotesi sull'origine dell'opera, tra le quali la più accreditata è quella che sostiene si tratti di un ritratto su commissione per conto di una famiglia aristocratica fiorentina. In realtà la donna raffigurata sulla tela (tale Lisa Gherardini) doveva rinnovare la carta d'identità al comune di Firenze e doveva presentare una nuova foto, in quanto quella che c'era sulla precedente la ritraeva prima del cambio di sesso fatto a Casablanca. Gli uffici comunali stavano per chiudere e la poveretta non aveva spiccioli da inserire nella macchinetta automatica che fa 4 foto a 3 euro. Vide cosi Leonardo da Vinci che passava di li per caso e gli chiese se aveva da cambiare 20 euro, ma lui rispose: "farò di meglio, le farò un ritratto". Fare un ritratto non è però cosa semplice, e Leonardo impiego 11 anni (1503-1514) . Fu cosi che la carta d'identità scadde di nuovo e la monna Lisa si incazzò come una iena, decidendo cosi di mettere 50 euro nella macchinetta e vaffanbagno se non da il resto.Tralasciando le vicende storiche passiamo all'analisi del dipinto: la monnalisa non era poi sto splendore di donna. Aveva la cellulite persino nel contorno occhi, i capelli sporchi (tanto che si narra che l'olio usato da Leonardo per il dipinto non fosse altro che un unguento derivante dalla strizzatura dei capelli della donna) ed era leggermente strabica, tanto che Leonardo spesso le chiedeva:"Guarda verso me, non fissare sempre il fruttivendolo""ma sto guardando te""allora stai inguaiata sorella cara, cercherò di correggere io il difetto".Ma non ci riuscì, e divenne strabico anche lui: come tutti gli strabici perse il senso della profondità e disegnò il paesaggio retrostante tutto storto. Alla fine delle sue fatiche bestemmiò in fiorentino antico invocando Adobe, il santo protettore del Photoshop.Un breve accenno, infine, al sorriso enigmatico della Monna Lisa,che ha ispirato tantissime pagine di critica, di letteratura, di opere di immaginazione, di studi anche psicanalitici. C'è chi sostiene che ridesse perchè la mamma aveva fatto gli gnocchi, chi perchè avesse preso un terno secco sulla ruota di Firenze, chi ancora perchè Leonardo le raccontasse barzellette sconce. Luna Park Mentale vi svelerà la verità su questo arcano: La Gioconda ride perchè...perchè...sono solo fatti suoi, facciamoci uno jegermeister 
                                                                                                                   (Litfiba - Gioconda)P.S. Cliccando qui potrete leggere la prima puntata della rubrica, con l'analisi critica della Primavera del Botticelli.