Lunigiano

RESISTENZA E "RESISTENZIALISMO"


I soliti "leoni da tastiera" e i nostalgici professionisti dell'odio e della guerra civile, in questi giorni si sono scagliati contro un professore dell'Istituto per geometri "Zaccagna" di Carrara, colpevole di aver portato una bandiera tricolore con lo stemma dell'Esercito della Repubblica di Saḷ sulla vetta del monte Sagro. Sulle Apuane, nel corso della guerra civile 1944-45, sono morti partigiani, civili innocenti, soldati americani,fascisti repubblicani, tedeschi. Quell'insegnante ha voluto a modo suo commemorare le decine di caduti appartenenti alle formazioni alpine della Monte Rosa. Se fossimo in un Paese normale non ci sarebbe nulla di strano. Tante volte su quel monte hanno fatto sventolare bandiere inneggianti al comunismo liberticida, senza nessuna levata di scudi. Purtroppo siamo  in Italia dove sul "mito resistenzialista" e  sui poveri Caduti, i partiti della sinistra hanno speculato per decenni  specie sotto le elezioni. Purtroppo oggi vige il pensiero unico: se non hai il cervello a sinistra non sei degno di parlare. Se vuoi commemorare dei poveri morti, sei un fascista. Se  ti opponi all'invasione programmata dell'Italia da parte di  torme di pseudo profughi, sei razzista. Se ti schieri a difesa della famiglia naturale, sei omofobo. Se difendi le Forze dell'ordine  impegnate ogni giorno nel far rispettare le nostre leggi a chi vive di abusivismo, spaccio e violenza, sei come minimo un negriero. Ebbene,  credo che i veri valori della Resistenza e della lotta di liberazione siano calpestati proprio da coloro che sbraitano sventolando lo spauracchio del fascismo, e del "resistenzialismo" hanno fatto la loro bandiera.  Tutta la mia solidarietà al Prof. Manfredo Bianchi.