“In gran parte d'Italia si ricorda oggi 10 febbraio il dramma delle foibe,, data stabilita per commemorare il sacrificio di migliaia di Italiani, uomini, donne e bambini che, vittime dell’odio dei partigiani comunisti iugoslavi, furono trucidati e infoibati sul confine orientale tra il 1943 e il 1945, così come delle centinaia di migliaia di esuli giuliano-dalmati costretti ad abbandonare le loro terre al termine del secondo conflitto mondiale. Si tratta di una pagina di storia che per troppo tempo la cultura ufficiale in mano alle sinistre ha tenuto nascosta, e il cui ricordo è tanto più necessario alla luce dei tentativi di minimizzare o addirittura giustificare l’accaduto, che di recente da molte parti si sono verificati. In gran parte dei Comuni della bassa Val di Magra, per decenni amministrati dal partito comunista, questa data passa sempre sotto silenzio. In nome della verità storica, e nel rispetto di quanto sancito dallo Stato che ha stabilito per il giorno 10 febbraio "La giornata del ricordo", voglio manifestare ancora la mia vicinanza e solidarietà ai nostri fratelli giuliano-dalmati.