Lunigiano

QUALE 25 APRILE?


E' giusto e comprensibile che gli italiani, col 25 aprile, festeggino la liberazione dal nazifascismo. E' del tutto improprio e controproducente che se l'attribuiscano. La nostra Repubblica nasce infatti su un equivoco: che a liberare l'Italia siano stati i partigiani e non gli Angloamericani. Che gli italiani si siano liberati da soli. In realtà la resistenza è stato un fatto del tutto marginale all'interno di quel tragico evento che fu la seconda guerra mondiale. Furono solo poche decine di migliaia di uomini (e donne) coraggiosi che vi parteciparono, ma ebbero un'incidenza insignificante nella liberazione della nostra Patria. Così per più di 70 anni molti hanno cavalcato sull'equivoco della resistenza che ha consentito agli italiani di far finta di aver vinto la guerra, che invece avevano perso, e nel più ignominioso dei modi, e, a differenza dei giapponesi e dei tedeschi, ha impedito loro di fare fino in fondo i conti con se stessi. Gli italiani nell'aprile1945 si trasformarono da tutti fascisti, o quasi, quali erano stati, in tutti antifascisti sfilando sul carro dei vincitori. Ma poiché non si erano conquistata la libertà con le proprie mani, ma sui fucili e sull'eroismo degli Alleati, divennero ardentemente antifascisti in modo fascista, cioè con la stessa intolleranza e faziosità che divenne sempre più truculenta man mano che ci si allontanava dai fatti. Insomma non c'era praticamente nessuno che non potesse inventarsi patenti “resistenziali”, come minimo di essere stato ai monti almeno per una settimana come “staffetta”.Quel pietoso fenomeno trasformista ha interessato ovviamente anche il nostro territorio, dove per quasi 70 anni si è fatto credere che inostro paesi erano stati liberati dai partigiani comunisti, e non dai soldati americani che sui nostri monti combatterono e versarono il loro sangue. Ecco perché ogni anno celebriamo una Messa, portiamo fiori e ci raccogliamo sotto la targa affissa nella piazza della chiesa in memoria dei 161 militari americani del 473° Rgt fanteria morti in combattimento dal 7 al 23 aprile per la liberazione dei nostri paesi, e in particolare ricordiamo quelli che caddero per cacciare i tedeschi arroccati nella trincea del Pino, e nelle gallerie sulla collina di Nicola. I loro nomi sono scolpiti nel Cimitero militare americano di Firenze, e indelebilmente anche neinostri cuori:Eckstrom Harold V.; Robert Crandall W.; Crawford Clifford E.; Crockett James H.; Dalton Robert L.; Dancy Marshall G.; Daniel James R.; Marian Norman H.; Martin Helmer; Mc Carthy John F.; Mac Lelland Clarence H:; Dowdy Jamers M.; Egan Patrick J.; Fountain Harold T.; Frazier Homer D.; Gallaway Harvey P.; Gramtky Leonard R.; Lynn Grover G.; Mackreth Hubert C.; Mann Forrest F.; Thomas Craig R.